«Riuscirò a ricordare quello che c’è nella scatola!» il tono è arrabbiato al punto giusto, dell’ospite-attrice nel dialogo teatrale, e dopo, Luigi, il suo caregiver l’abbraccia, con quell’intensità che smuove, commuove, amore che persino aleggia in sala, si tocca con mano, diventa corale.