La nuova legge prevede il rafforzamento dei controlli alle frontiere e delle guardia costiere degli Stati membri attraverso l’impiego di 10.000 uomini. L’obiettivo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è rafforzare il contrasto all’immigrazione clandestina e alla criminalità transfrontaliera, oltre che a rendere più efficiente il processo di espulsione delle persone che non sono idonee a rimanere nell’UE nel pieno rispetto dei diritti fondamentali riconosciuti in ambito europeo.
L’iter di approvazione del provvedimento ha segnato tempi record: soli sei mesi dalla proposta preliminare all’entrata in vigore, compresa l’approvazione di un accordo preliminare da parte dei governi nazionali coinvolti, compresi gli esecutivi di Malta e Italia.
Per il commissario europeo per l’Immigrazione e gli Affari Interni, Dimitris Avramopoulos, è una misura destinata ad arginare, almeno in parte, il fenomeno dell’immigrazione incontrollata.