ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Sabato, 15 Ottobre 2016 00:17

Polemiche per l'invio di 140 soldati italiani in Lettonia Grillo: "Il governo ci trascina verso la guerra"

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I partiti di opposizione criticano la decisione del governo italiano di inviare 140 militari in Lettonia, la prossima primavera, nel quadro di un dispiegamento di forze della Nato ai confini con la Russia.

Il segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg ne ha parlato a margine dell’incontro per i 50 anni della presenza a Roma del collegio di difesa della Nato.

“Nelle ultime settimane la Russia ha dispiegato, vicino ai confini dell’Alleanza, sistemi missilistici che potrebbero portare armi nucleari” ha osservato Stoltenberg. “Gli alleati sono molto preoccupati per questo comportamento, noi continueremo a perseguire la nostra politica di forte difesa combinata con il dialogo politico.”

Anche il ministro degli Esteri italiano ha ribadito l’impegno per il dialogo, assicurando che l’invio di soldati non è una manovra aggressiva verso Mosca, che intanto deplora la decisione.

“Non è assolutamente nulla di collegato a quello che succede in queste settimane, in questi mesi, perché è una decisione presa e annunciata sei mesi fa”, sottolinea Paolo Gentiloni.

I 5 Stelle parlano di un’azione sconsiderata, che rischia di esporre il Paese alla guerra.
Il segretario della Lega Nord Salvini la definisce una follia anti-russa. Gasparri, Brunetta e Giorgia Meloni chiedono che il governo dia spiegazioni in Parlamento.

Grillo: "Il governo ci trascina verso la guerra"

"La Russia è un partner essenziale, non un nemico". Lo scrive Beppe Grillo sul blog. "Questo governo di pavidi ci trascina verso la guerra e il disastro economico. Nessun soldato italiano con il MoVimento 5 Stelle al governo sarà inviato al confine con la Russia, ma nel frattempo nessuno ha il diritto di giocare con la nostra pelle: #IoVoglioLaPace".

"Nell'Italia a sovranità zero di Renzi e del suo tutor Napolitano -scrive Grillo sul blog- il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, può permettersi di venire a Roma per annunciare in un'intervista, lui al posto del governo, l'invio di un contingente di soldati italiani al confine con la Russia nel 2018. Solo dopo mezz'ora Pinotti e Gentiloni hanno confermato la notizia che i nostri militari saranno 150 e verranno dispiegati in Lettonia".

"Questa azione -sottolinea- è sconsiderata, è contro gli interessi nazionali, espone gli italiani a un pericolo mortale ed è stata intrapresa senza consultare i cittadini. L'Italia non ci guadagna nulla e ci perde tantissimo. In termini di sicurezza nazionale questa missione rischia di esporre il nostro Paese al dramma della guerra. Ci riporta indietro di trent'anni ed alza nuovi muri con la Russia, che per noi è un partner strategico e un interlocutore per la stabilizzazione del Medio Oriente".

"Con la follia delle sanzioni abbiamo perso in due anni 3,6 miliardi di euro: l'export italiano verso la federazione russa, infatti, è passato dai 10,7 miliardi del 2013 ai 7,1 miliardi di euro del 2015 (-34%). Lombardia (-1,18 miliardi), Emilia Romagna (-771 milioni) e Veneto (-688,2 milioni) sono le regioni che con il blocco alle vendite hanno subito gli effetti negativi più pesanti. Una mazzata pesantissima per un Paese che ha 10 milioni di poveri", osserva Grillo.

"Adesso -prosegue Grillo- vogliono schierare i nostri uomini per provocare i russi e trascinarci nell'assurdità della guerra. Un altro fronte, oltre a quelli già aperti in Iraq, in Afghanistan, in Libia con i disastri che hanno creato. Renzi e Napolitano chinano la testa, ma l'invio di 150 uomini in Lettonia è inaccettabile. Chi pensa il contrario o non sa quello che fa o se ne frega degli italiani per altri interessi: delle due l'una. La Russia è un partner essenziale, non un nemico".

"I cittadini vogliono pace e prosperità, questo governo di pavidi ci trascina verso la guerra e il disastro economico. Nessun soldato italiano con il MoVimento 5 Stelle al governo sarà inviato al confine con la Russia, ma nel frattempo nessuno ha il diritto di giocare con la nostra pelle: #IoVoglioLaPace. Facciamoci sentire!", conclude il leader M5S.

 

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