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Venerdì, 28 Ottobre 2016 06:44

Bergamo - "La Città Leggera" tra i quattro migliori progetti del Cresco Award

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"Il progetto del Comune di Bergamo Città Leggera sta procedendo in modo molto positivo": così Maria Carla Marchesi, assessore alla Coesione Sociale del Comune di Bergamo, parla del progetto avviato due anni fa dal Comune, in collaborazione con il Sol.Co. Città Aperta, per creare percorsi di autonomia in un ambito di assistenza "leggero" per le persone disabili in una serie di appartamenti pensati per loro in città.

Gli appartamenti sono al momento 9 , in sei diversi quartieri, ospitano circa 40 persone disabili e richiedono lavoro costante, quotidiano e con percorsi differenziati.
Il progetto sta andando talmente bene che ha ricevuto un importante riconoscimento a livello nazionale: è stato selezionato infatti tra i quattro migliori progetti del Cresco Award, un premio pensato da fondazione Sodalitas e ANCI e al quale hanno partecipato ben 344 progetti provenienti da tutto il Paese. Una soddisfazione importante per l'Assessorato alla Coesione Sociale del Comune di Bergamo.


Da qui nasce l'iniziativa di TeatroSì, compagnia teatrale di 50 persone legata all'Oratorio Seminarino e alla Parrocchia di Bergamo Alta e parte integrante della Rete educativa del centro storico, che ha deciso di mettere in scena il musical "Odissea, il ritorno", ispirato a "Odissea the musical" scritto dai fratelli Marco e Massimo Grieco. Un'opera difficile, che vede alla regia Irma Gervasoni e che coinvolge diversi ragazzi, alcuni dei quali disabili, del quartiere di Bergamo Alta: venerdì 4 novembre alle 20.30 il Teatro Sociale sarà la location dello spettacolo, il cui ingresso sarà a offerta libera e i cui proventi saranno appunto destinati al progetto "La Città Leggera" (per informazioni contattare 333.4305419, 320.8661255 e
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"Grande è la necessità di costruire questi progetti con le famiglie: - sottolinea ancora Marchesi - il distacco dai propri figli è complesso, anche se a volte desiderato e necessario, ma rimane difficile sotto il profilo affettivo, psicologico e anche organizzativo. Abbiamo in questo senso molto bisogno di continuare il lavoro intrapreso, migliorando la consapevolezza delle famiglie circa la necessità di seguire questo tipo di via, che coincide con la vita delle persone più fragili. Non solo: il progetto sta proprio dentro il cuore della città, con appartamenti dentro i quartieri, non solo fisicamente, ma anche da un punto di vista delle relazioni, creando legami positivi con i vicini di casa, di strada, di quartiere. Città Leggera ha necessità di essere continuamente ricordato e rilanciato: si devono creare occasioni per parlarne, che consentano di migliorarne la conoscenza per tutta la città, ma c'è bisogno ovviamente di ulteriori risorse per sviluppare sempre più questo progetto. Migliorare l'inclusione delle persone più fragili non può far altro che migliorare la vita di tutti i cittadini di Bergamo."
Continua infine il percorso di raccolta fondi intorno alla "Città Leggera": la collaborazione di Ubi Banca Popolare di Bergamo (che ha emesso il primo social bond legato a un progetto di un ente locale della sua storia) consentirà, grazie a un finanziamento di 50mila euro, di aprire presto altri due appartamenti a Bergamo nell'ambito dell'iniziativa.

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