ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 08 Novembre 2016 00:00

Tempo e lingua

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Sono le 14,06 di lunedì 7 novembre 2016.

 

http://www.agoramagazine.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=10459:tempo&Itemid=713

registra 100 ingressi.

La connessione Internet e l’amicizia di Agoramagazine mettono in rete i miei pensieri.

Invalido INPS al 100% da quest’anno, sento il bisogno di far valere il tempo che mi è stato dato spingendo l’archeologia del linguaggio.

Agoramagazine, nata ormai 10 anni fa, mi ha sempre supportato in tutto questo tempo.

Nei primi sei mesi del 2015 è stata zittita da hacker del Daesh, poi è risorta; ma è rimasta azzoppata, privata della memoria storica. Perciò ho chiesto aiuto a www.tellusfolio.it , che all’inizio non credeva nel disastro subito da Agoramagazine (ciò prova quanti siano i limiti della comunicazione nella nostra società); sono stato ricevuto subito con grande ospitalità, che continua con ‘lingua’

http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=%2Findex.php&cmd=v&id=20576

 Se entrate, potete osservare l’articolo ‘lingua’, già comparso anche in Agorà, e nell’intestazione, in cima alla pagina: tellusfolio, nave terra, ordine di farfalla (questa la mia rubrica con 78 articoli dal 27 luglio 2015). Il primo articolo, a fondo pagina, conserva tutto quanto scrissi nel 2006, a partire dalla lettera del 18 febbraio 2006 a papa Benedetto XVI con l’invito a correggere il Deus Caritas est riguardo:

Tutte le altre potenze tra il cielo e la terra appaiono, così, d’importanza secondaria: -Omnia vincit amor-, afferma Virgilio nelle Bucoliche- l’amore vince tutto- e aggiunge: -et non cedamus amori- cediamo anche noi all’amore.

Dieci anni dopo, tante cose sono cambiate, ma nessuno ha riferito al papa emerito il mio invito a correggersi su Virgilio, che direbbe: cediamo anche noi all’amore infernale purtroppo, perché ‘Amore crudele non si sazia di lacrime’ [X, 29], ‘fanciullo non della nostra razza e del nostro sangue. Comincia con me, o flauto, comincia il canto menalio. Il feroce Amore insegnò alla madre a macchiarsi le mani del sangue dei figli; anche tu crudele, o madre! Ma fu più crudele la madre, o più malvagio il fanciullo? [VIII, 45-49].

Amore non ha sangue etrusco, come Anchise, padre di Enea, ma infernale, come Venere. Poiché ho impiegato gli ultimi 24 anni a studiare i nomi degli dèi, che non sono cambiati, e le parole, che sono cambiate poco, ho tanto da raccontare.

Sono le 15,15

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