Il 29enne scozzese sale sul trono del tennis senza neppure scendere in campo: è sufficiente essere approdato alla finale del "BNP Paribas Masters", ultimo "1000" dell'anno dotato di un montepremi di 3.748.925 dollari in corso sul veloce indoor del Palais Omnisport di Parigi-Bercy, grazie al forfait di Milos Raonic, numero 4 Atp e del tabellone, per un infortunio alla gamba (probabilmente da preservare in vista delle Atp Finals di Londra al via fra poco più di una settimana).

Murray diventa numero uno del mondo per la prima volta in carriera, scalzando Novak Djokovic, costretto ad abdicare dopo l'ultima striscia di 28 mesi consecutivi al vertice del ranking Atp (dal 7 luglio 2014: 122 settimane di fila al vertice per il serbo, 223 complessive), e diventando il secondo più anziano a riuscire in tale impresa dopo John Newcombe, arrivato in vetta per la prima volta a 30 anni (il 3 giugno 1974). L'olimpionico è il primo britannico a salire in cima alla classifica e il 26esimo numero uno nella storia, dalla nascita della classifica computerizzata, istituita nel 1973. In finale domenica per il titolo a Parigi-Bercy Murray affronterà lo statunitense John Isner, numero 27 del ranking mondiale, che ha sconfitto 6-4 6-3 il croato Marin Cilic, numero 10 della classifica Atp e 9 del seeding, ieri nei quarti protagonista dell'eliminazione di Novak Djokovic, prima testa di serie.

Rafael Nadal lancia la sfida: lavorerò come un matto per tornare grande

"Sono pronto ad ammazzarmi di allenamento per tornare competitivo il prossimo anno". Parole di Rafael Nadal, intenzionato a fare di tutto per ritornare protagonista nel 2017 dopo un'annata guastata da infortuni e polemiche sul doping. "Mi ucciderò di fatica per essere di nuovo pronto per tutte le competizioni che mi attendono. Lavorerò come non ho mai fatto per raggiungere questo obiettivo - ha dichiarato il 30enne spagnolo al 'Times' in occasione dell'inaugurazione della sua Accademia, a Manacor, sull'isola di Maiorca -. Ho un'enorme determinazione per combattere ulteriormente per dei traguardi importanti. Questo è stato un anno difficile perché mi sono infortunato nel momento peggiore, quando giocavo molto bene e mi stavo divertendo molto sul campo. Ma questa è la vita e devo rimanere positivo. Il mio obiettivo principale è quello di essere pronto per la prossima stagione". Nadal aveva annunciato il 20 ottobre la decisione di chiudere anticipatamente la stagione 2016 a causa di persistenti dolori al polso sinistro, rivelando anche di aver affrettato il rientro alle competizioni in estate per poter disputare le Olimpiadi di Rio, dove era anche il portabandiera della Spagna.

Ai Giochi di Rio ha conquistato la medaglia d'oroin doppio insieme a Marc Lopez, dovendo invece accontentarsi del quarto posto in singolare, cedendo a Nishikori nella finale per il terzo posto. L'ex numero uno del mondo è tornato anche sulla sua causa per diffamazione contro l'ex ministro francese dello sport, Roselyne Bachelot, che l'aveva accusato a marzo durante una trasmissione televisiva di aver finto un infortunio per nascondere un test antidoping positivo. "A un certo punto dobbiamo dire basta, questo è tutto", ha tagliato corto 'Rafa', che ha chiesto a fine aprile alla Federazione Internazionale Tennis (ITF) di pubblicare tutti i test antidoping nella sua carriera e anche quelli sostenuti in futuro così da dissipare i sospetti. "Odio questi problemi e questo genere di cose, ma quando e' successo con il ministro francese, mi sono detto 'OK, ora ci fermiamo'", ha aggiunto il nove volte vincitore del Roland Garros, definendo "stupidaggini" le parole della signora Bachelot. Nadal ha affermato che presentera' analoga denuncia in tribunale se qualcun altro dovesse insinuare che ricorre al doping. Il processo all'ex ministro Bachelot è previsto per luglio 2017. (AGI)