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Mercoledì, 09 Novembre 2016 00:00

Clintoniani, trumpisti e tiepidi, da Renzi a Salvini il tifo italiano

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Roma - Il premier Matteo Renzi ha fatto il suo endorsement alla luce del sole: "Io tifo per Hillary Clinton". E con lui la maggior parte del mondo politico italiano sembra caldeggiare l'ex First Lady nelle presidenziali dell'8 novembre. Dall'altra parte della 'barricata', fra i (pochi) sostenitori convinti di Donald Trump spiccano Matteo Salvini e Daniela Santanchè mentre alcuni leader hanno espresso tiepide preferenze senza schierarsi apertamente. Ecco un breve elenco di 'clintoniani' e 'trumpisti' fra i politici del nostro Paese:

I Clintoniani

Matteo Renzi ha dichiarato il suo sostegno già a febbraio. "Se parlo da presidente del Consiglio, lavoreremo con chiunque sarà presidente degli Usa. Se parlo da cittadino e segretario del Pd, dico che nel rispetto della grande democrazia americana io faccio il tifo per Hillary Clinton". A poche ore dai risultati il premier ha ribadito: "tra 36 ore sapremo il nome del nuovo presidente degli Stati Uniti e qualcuno di noi spera sia un nome femminile. Sarà comunque un cambio rilevante nella politica mondiale".

Paolo Gentiloni si è augurato che il risultato delle presidenziali Usa sia "nella continuita' con l'amministrazione attuale". Il ministro degli Esteri ha aggiunto che un'eventuale vittoria di Trump avrebbe "conseguenze enormi non solo in termini di politiche dell'immigrazione ma più in generale riguardo alla proiezione internazionale degli Usa"

Maria Elena Boschi ha espresso il suo appoggio a Clinton presenziando alla Convention dei democratici a Filadelfia. Il selfie del ministro delle Riforme col marito ed ex presidente Usa Bill e' diventato virale.

Laura Boldrini ha definito la nomination della Clinton un "passaggio storico che aiutera' le donne di tutto il Pianeta ad andare avanti" Anche la presidente della Camera ha partecipato alla Convention dell'Asinello a Filadelfia.

I Trumpisti

 

Matteo Salvini si è schierato con Trump fin dall'inizio, rivendicando un incontro privato col candidato repubblicano che sarebbe avvenuto in Pennsylvania. Trump, tuttavia, ha smentito che sia mai avvenuto. Il leader del Carroccio ha comunque confermato il suo appoggio: "Con lui non manderei mia figlia in vacanza ma lo sceglierei perché mi garantisce che non fa guerre in giro per il mondo, che non se ne va a sparare bombe a casaccio". Salvini ha poi ribadito: "Scelgo Trump tutta la vita. la Clinton è come la morte certa, Trump è l'incognita".

Antonio Razzi, senatore di Forza Italia, è tra i fan piu' convinti di The Donald: "sostengo Trump, lo considero il Berlusconi americano".

Daniela Santanchè ha dichiarato di essere amica del magnate e di tifare per lui. "L'America e il mondo hanno bisogno di Trump. Questo è il momento dell'identità, dei confini, dell'esclusione, mica dell'inclusione da panico.."

Giovanni Toti ha chiarito di preferire Trump "perché rappresenta il Partito repubblicano sia pure in una sua versione non particolarmente in linea con il passato". Per il governatore della Liguria, si tratta di un candidato "fuori dagli schemi" che ricorda Ronald Reagan che, alla fine, "si è dimostrato forse il piu' grande presidente che l'America abbia mai avuto, almeno nel dopoguerra".

I 'Tiepidi'

Beppe Grillo non si è schierato apertamente ma, a una domanda su Donald Trump, ha risposto: "beh, forse e' meno peggio della Clinton. Però se è quello che esprimono oggi gli Stati Uniti, non è una cosa straordinaria". Il leader M5s ha però successivamente corretto il tiro, prendendo le distanze da entrambi: "I due candidati sono poco credibili e molto temibili per ciò che rappresentano, non tanto per il potere che hanno".

Silvio Berlusconi ha rifiutato l'accostamento a Donald Trump, "non esiste", e anzi ha osservato che Clinton "è la candidata piu' preparata ad assumere questo incarico". 

Cristina Stillitano @stillicris - AGI

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