ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Venerdì, 11 Novembre 2016 10:40

Reddito di dignità: a Taranto presentate 4.600 domande. Ma c’è ancora tempo

Written by 
Rate this item
(0 votes)

“Con l’approvazione del Reddito di dignità abbiamo voluto mettere in campo una misura di contrasto alla povertà tanto attesa dai pugliesi”. Così l’assessore regionale al Welfare, Salvatore Negro, ha introdotto la discussione nel corso dell’incontro organizzato dall’associazione “Le città che vogliamo”, e tenutosi giovedì sera nella sede di via Fiume 12, al quale è intervenuto anche il consigliere regionale Gianni Liviano.

“Il ReD - ha aggiunto l’assessore Negro -  promuove l’inclusione sociale attiva di chi è in difficoltà economica, in coordinamento con la misura nazionale SIA-Sostegno di Inclusione Attiva. Non è solo un sussidio economico ma un programma di inserimento socio-lavorativo”-

Insomma, ha spiegato ancora l’assessore, non c’è un “chi dà” e un “chi riceve”. C’è una comunità intera “che si attiva e si aiuta grazie a una forte partnership pubblico-privato.
ReD si compone di più strumenti: sostegno economico, tirocini di inclusione sociale, servizi alla persona e alla famiglia. Per il primo anno di ReD l’investimento complessivo è di 125 milioni di euro. L’obiettivo che ci prefiggiamo - ha sottolineato Negro - è quello di assistere, un volta a regime, 20mila nuclei familiari. Si rivolge, infatti, a tutte quelle persone, con i rispettivi nuclei familiari, che abbiano dai 18 anni di età in su; siano residenti in Puglia da almeno 12 mesi; abbiano un ISEE in corso di validità non superiore a 3.000 euro all’anno; non cumulino indennità assistenziali o previdenziali superiori a 600 euro mensili”.

Sono 27mila, infatti, le domande presentate complessivamente. Di queste, 4.600 arrivano dalla provincia di Taranto in linea con gli standard degli altri capoluoghi pugliesi eccezion fatta per Bari dove le domande sono oltre 7mila. Delle 27mila domande, “ventunomila - ha ricordato l’assessore Negro - sono state già esaminate e inviate all’Inps per gli ulteriori controlli e per predisporre la graduatoria finale”.

C’è ancora tempo per presentare le domande da inviare esclusivamente per via telematica attraverso la consulenza dei Caf “assolutamente gratuita perchè è la Regione che si fa carico dei rimborsi. Insomma - ha poi concluso l’assessore regionale al Welfare - questa misura non vuole essere soltanto l’elargizione di un contributo economico, che ha certamente la sua rilevanza, ma costituisce la presa in carico di questi soggetti da parte delle strutture socio-sanitarie. Contestualmente siamo nella fase di sensibilizzazione estrema delle imprese che potranno recitare un ruolo importante dal momento che potranno usufruire per un anno delle prestazioni lavorative di chi ha avuto accesso al ReD e, perchè no, magari assumere, ma ovviamente non c’è alcun obbligo a farlo, il prestatore d’opera qualora si dimostrasse all’altezza”.

“Questa sera - ha aggiunto il consigliere regionale Gianni Liviano - vogliamo provare a spiegare, a chi interessato, come si accede al ReD, quali sono gli scenari che si aprono, chi ne ha diritto, quale la tempistica con la quale la Regione fornisce risposte, quale l’importo. In realtà, al di là di queste informazioni, - ha aggiunto Liviano - l’obiettivo non può non essere quello di provare a restituire dignità alle persone. Chi fa politica è terminale delle sofferenze della gente ma la soluzione migliore  è quella di costruire prospettive economiche e, laddove questo non fosse possibile, fornire risposte e il reddito di dignità può essere una prima risposta".

Ma l’incontro di giovedì sera è stato l’occasione anche per illustrare la recente legge regionale  che riconosce la funzione sociale degli oratori.

“La Regione Puglia - ha fatto presente l’assessore Negro - con questa legge ha pienamente riconosciuto la funzione sociale ed educativa delle attività di oratorio che possono essere promosse oltre che dalle parrocchie e dagli enti ecclesiastici della chiesa cattolica anche da altri enti e confessioni religiose riconosciute dallo Stato. Questa nuova legge regionale - ha aggiunto - risponde alle esigenze di migliorare, attraverso la valorizzazione e il sostegno alle attività degli oratori, la collaborazione tra pubblico e privato nei seguenti ambiti: riduzione della marginalità di minori a rischio di esclusione, di devianza e di discriminazione; conciliazione dei tempi di vita e di lavoro all’interno delle famiglie; attivazione di percorsi socio-educativi per lo sviluppo della persona; animazione territoriale e processi di rigenerazione urbana”. 

Sostieni il tuo quotidiano Agorà Magazine I nostri quotidiani non hanno finanziamento pubblico. Grazie Spazio Agorà Editore

Sostengo Agorà Magazine
Read 1683 times

Utenti Online

Abbiamo 931 visitatori e nessun utente online

La tua pubblicità su Agorà Magazine