ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Domenica, 13 Novembre 2016 05:09

Dalla Toscana un premio al capitano che soccorre i profughi nel canale di Sicilia

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PRATO - Grandi applausi e tutti in piedi. Poco prima delle una la platea del Metastasio di Prato, che ospita oggi l'edizione zero del festival "Mediterraneo Downtown" che animerà a maggio la città, organizzata dal Cospe assieme a Libera, Regione, Comune e Anci, rende omaggio a Klaus Vogel, il capitano della nave Aquarius che è tra gli ispiratori e promotori di Sos Mediterranée, iniziativa umanitaria indipendente per il soccorso e il salvataggio dei migranti in mare.

Per lui il premio "Un Mediterraneo di pace".

Quello che Klaus e il suo equipaggio di trenta persone fa quasi tutti i giorni, da maggio del 2015, scorre sul grande schermo: vedi un gommone bianco stipato di persone che galleggia sul pelo dell'acqua, braccia che si agitano per agguantare i salvagenti allungati dai soccorritori, bambini di qualche anno o pochi mesi alzati in alto sopra la selva di teste.

C'è il mare piatto e il sole. "Ma spesso non è così" racconta il capitano.

La vice presidente della Toscana Monica Barni consegna il premio. Lui ringrazia e lo condivide con le tante anime del progetto e con chi l'ha sostenuto. "Vorrei davvero che il Mediterraneo fosse un luogo di incontro e non un confine" dice.

Se ne era parlato la mattina: un auspicio ma anche qualcosa che nella storia questo mare è stato davvero, certo con le sue rivalità, paure e contrapposizioni testimoniate da castelli e torri irti lungo le coste. "Vorrei – continua – , tutti gli umanitari e le associazioni impegnate in azioni di solidarietà internazionale vorrebbero che fosse così, ma purtroppo oggi non lo è". "Continueremo a salvare le vite di chi prova ad attraversare questo mare – dice – Dobbiamo farlo. Ma dobbiamo trovare anche altre soluzioni perché le barche non bastano". 

Quelle soluzioni adeguate, altro tema della mattina, che consentano di affrontare l'immigrazione e le migrazioni con un fenomeno solo emergenziale. Lo speaker legge la motivazione ufficiale: un premio che vuole significare il "riconoscimento del valore civile e morale per aver promosso e fondato un'iniziativa popolare euro mediterranea, che ha messo insieme professionalità, volontariato e impegno civile per ricordarci ogni giorno che il soccorso in mare è un obbligo e la solidarietà un valore fondante delle nostre democrazie".

Poi la foto ricordo della mattinata, con le giornaliste donne che hanno parlato della difficoltà nello scrivere e raccontare oggi la verità in più paesi del Mediterraneo (sulla sponda sud come in quella nord), con scrittrici e scrittori delle rivoluzioni (violate) delle primavere arabe di cinque anni fa, con gli organizzatori di altri festival, con i ragazzi anche del liceo Copernico della città, che da più di un anno si ritrovano il martedì pomeriggio dopo scuola per parlare di legalità, politica internazionale ed anche migrazioni. Diversi, come ricordano, "perché la diversità è un valore aggiunto", "diversi nelle storie personali e magari anche nel colore della pelle – dicono -  ma coesi".

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