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Giovedì, 17 Novembre 2016 10:37

TANTI TEATRI – poesia di Filippo Passeo

Written by  Filippo Passeo
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Questo spazio è dedicato ai poeti che vogliono pubblicare sulla nostra testata, ne abbiamo incontrati diversi e ci sollecitano di avere una rubrica, eccolo lo spazio per il loro frammenti di parole e le briciole di pensieri sparsi.

 

TANTI TEATRI 

 

Che crolli il sipario,
sono tutti morti.

Sul tavolato invecchiato del palco
nessun rumore di fantasmatici sentimenti.

Il mio teatro è morto,
i miei attori, le scene, gli atti.

Con in testa una tavola piena di lune
mia madre scendeva per la stradina operaia
salutando il vicinato
col profumo del pane appena sfornato;
mia madre che un giorno mi portò in miniera
e non capivo perché mio padre in mutande
scendesse in un pozzo dentro una gabbia;
e i miei zii che con sessanta lire
e un panino con le panelle
mi portavano a un cinema tuonante
delle imprese di Maciste contro Ercole.

Sono tutti morti.
Morti i miei eroi, i leaders, le valenze,
e anche i luoghi, che fiorivano
ogni volta che vi passeggiavo con Marilena.

Il mio teatro è morto.
Al buio, in silenzio, su una poltrona nera,
lasciatemi dire all’anima gonfia
perché inganni il corpo
esorcizzando il tempo dei suoi giorni.

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