“Siamo felici – ha detto l'assessore agli Eventi Luigi Paulon, durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi oggi a palazzo Nodari -, di ospitare questa nuova edizione del Festival, particolarmente arricchita. Cade in un momento florido e di grande crescita culturale della nostra città. Sarà sicuramente un valore aggiunto importante al mix ludico-culturale in programma per il mese dicembre”.
Mario Cavriani presidente della Minelliana che organizza il Festival, ha ricordato la storia dell'associazione, nata 49 anni fa con il principale obiettivo di editrice, la produzione editoriale supera oggi le 200 pubblicazioni ed è riconosciuta e apprezzata in ambito regionale, in Italia e all’estero. Ma negli anni tante iniziative sono state portate avanti come: convegni, mostre, concerti, festival di musica e cultura popolare, rievocazioni storiche, attività didattica, di ricerca e di catalogazione dei beni culturali, con interventi rivolti alla salvaguardia e valorizzazione del passato storico, sociale e politico del territorio, delle tradizioni popolari e del patrimonio artistico, etnomusicologico, ambientale e architettonico.
Ande, Bali e Cante è uno dei punti di forza dell'associazione che da sempre organizza il festival, sotto la direttiva della Regione Veneto con il contributo della Fondazione Cariparo e patrocinio di Comune e Provincia di Rovigo.
I dettagli del festival sono stati illustrati dal direttore artistico Roberto Tombesi affiancato dal musicista Walter Sigolo.
Il tema di quest'anno è interamente dedicato al suono, alle ande e agli strumenti ad ancia libera (fisarmoniche, organetti, armoniche a bocca, bandoneon, conertine, armonium e melodiche).
Strumenti, come ha spiegato Tombesi, nati con la rivoluzione industriale e perfezionati a metà '800. “Abbiamo pensato a dei filò-concerti, dove tutti i musicisti racconteranno un po' la loro storia e l'origine dello strumento”.
Durante la due giorni sono previsti, incontri, concerti, aperitivo, mostre e festa con ballo, con ospite d'onore il giornalista e scrittore Gian Antonio Stella alle 17 di venerdì 9 dicembre al Teatro Duomo.
In allegato il programma completo.
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