Chiedo ai parlamentari pugliesi e tarantini in particolare, senza alcuna distinzione politica, di attivarsi affinché si ponga rimedio alla sconcertante decisione di privare Taranto dei 50 milioni di euro previsti per affrontare al meglio l’emergenza ambientale e sanitaria legata all’Ilva.
Non possiamo consentire a nessuno di trattare la comunità ionica in questo modo, umiliando le istituzioni locali ma soprattutto i cittadini costretti a confrontarsi quotidianamente con sofferenza e malattia provocate dall’impatto e dalla presenza delle realtà industriali.
Sono francamente deluso e spero che Parlamento e governo sappiano rimediare ad un errore clamoroso. Il tempo dell’attesa e delle vane promesse è finito: Taranto non ne può più, per recuperare fiducia nelle istituzioni è necessario realizzare ciò che si promette onorando gli impegni assunti. La situazione sociale è drammatica, chi scherza col fuoco rischia di bruciarsi.
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