Consideriamo gli anni ottanta ed i governi di centro sinistra del tempo. Il primo governo Craxi, nel 1983, segna l’inizio della decadenza dell’economia italiana. Proprio quando si credeva che il governo socialista dovesse dare impulso alle leggi a favore di una redistribuzione del reddito, l’economia cominciò a precipitare per un aumento del debito pubblico. L’economia era bilanciata da continui scambi tra tasso dell’inflazione e conseguenti successivi aumenti delle esportazioni. Così si restava a galla diminuendo però il potere d’acquisto della classe operaia. Sorsero a quel tempo diversi personaggi, uno fra tutti emerse e divenne più tardi il protagonista della vita politica italiana. Berlusconi fece il suo ingresso, appoggiato dal governo del tempo e non mancò di assurgere alle cronache dell’epoca.
Più tardi, in questi ultimi anni, furono espresse considerazioni da enti esterni alla Repubblica Italiana, che collegarono il governo Craxi alle lobby dell’alta finanza (Il Dott. John Coleman dice nel suo “The Commity of 300”, -” America's "nobility" were doing their share to destroy the Republic of Italy, a notable contribution having come from Richard Gardner even while in his official capacity as President Carter's ambassador to Rome. At that time Gardner was operating under the direct control of Bettino Craxi, an important member of the Club of Rome and a key man in NATO. Craxi was the leading edge of the conspirators' attempts to destroy the Italian Republic. As we shall see, Craxi was almost successful in ruining Italy, and as the conspirators hierarchy's leading player, was able to get divorce and abortion pushed through the Italian Parliament, resulting in the most far-reaching and destructive religious and social changes ever to strike at the Catholic Church, and consequently, the morals of the Italian nation”.)
Parole dure contro Craxi!. Addirittura di cospirazione contro l’Italia. Si giunge quindi negli anni 90 ai governi di sinistra Prodi, D’Alema che, in più riprese ebbero occasione di governare il nostro paese. In quegli anni contrariamente alla linea di condotta di una politica socialista, si svendette parte delle nostre imprese più produttive ad imprenditori italiani che invece di investire gli utili d’impresa nell’innovazione e nella tecnologia, hanno capitalizzato e per la maggior parte portato all’estero i loro guadagni. Una politica che, sapremo più tardi, era dettata da un’appartenenza di costoro ad associazioni quali il Segretissimo Bilderberg fondato nel 1954, la Commissione Trilaterale del 1973, Il World Economic Forum di Davos in Svizzera nato nel 1971, e l’Aspen Institute del 1950. ( L’elenco è fornito da “Il più Grande Crimine” di Paolo Barnard) . Coloro da cui ci si attendeva una politica di distribuzione del reddito, a favore delle classi medie e dei lavoratori fece esattamente quello che avrebbe fatto un governo di banchieri. Veniamo quindi all’attuale governo dei banchieri. Mario Monti, che gli ignoranti come me avevano accolto con favore in alternativa al governo Berlusconi, è il rappresentante di tutti gli interessi sopranazionali dell’alta finanza.
Egli appartiene a tutti i maggiori comitati d’interesse dell’alta finanza, Trilaterale, Bilderberg, Aspen. Fa parte del Council on Foreign Relations in cui si decidono le sorti dei paesi nel mondo, non certo per favorirne la democrazia, che a parere di costoro rende ingovernabile uno Stato. Così la nostra piccola Italia è divenuta un paese ingovernabile, per mano di un Presidente della Repubblica appartenente da giovane al fascismo e, alla sua caduta, divenuto comunista, un paese la cui sovranità viene e verrà in seguito sempre più disattesa (ceduta come lo stesso Presidente ha più volte palesemente auspicato doversi fare). L’Europa e l’euro, creati per controllare i paesi democratici, che sino a prima dell’euro avevano ciascuno la propria moneta, ora non possono più condurre alcuna politica economica. Sono costretti a farsi prestare il danaro occorrente per le imposizioni, vedi MES e Fiscal Compact, che la Commissione Europea (costituita da personaggi non eletti) esige.
Lo chiede l’Europa è il motto di costoro. Unico Stato l’Italia ad inserire nella propria costituzione il pareggio di bilancio. Un atto che preclude a qualsiasi governo futuro la possibilità di operare qualsivoglia politica di spesa corrente se non con conseguente aggravio della tassazione. Oggi abbiamo un governo retto da un prestanome pilotato da vari esponenti del jet-set finanziario che ne ha combinate di tutti i colori mortificando il popolo sovrano. Dieci decreti legge a favore di un’industria altamente inquinante, e dei proprietari RIVA, è troppo da sopportare. Provate voi a scrivere un libro di storia in tali condizioni. Questi personaggi, saranno ricordati dai posteri come coloro che hanno svenduto l’Italia e stracciato la Costituzione, frutto di sangue e lacrime di questo popolo.
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