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Lunedì, 28 Novembre 2016 00:00

Tris del Genoa e clamoroso ko della Juve a Marassi. Lazio corsara a Palermo

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L'attaccante argentino del Genoa Giovanni Simeone L'attaccante argentino del Genoa Giovanni Simeone

Un grandissimo Genoa ha calato il tris a Marassi battendo 3-1 la Juventus. Un primo tempo perfetto della squadra di Juric contro i bianconeri quasi annichiliti dalla veemenza degli avversari.

Decisivo il 'cholito' Simeone autore di una doppietta, con l'autogol di Alex Sandro per un ko clamoroso per la squadra di Allegri. A nulla è servito il gol su pennellata su calcio di punizione di Pjanic nel finale di gara. La Juventus era chiamata a difendere la sua mini fuga in vetta alla classifica dopo il successo di ieri del Milan con i rossoneri in questo momento a -4 dai campioni d'Italia e la Roma impegnata stasera con il Pescara.

L'impegno per i bianconeri non era però dei più semplici visto che il Genoa a Marassi in questo campionato non ha mai perso. Juric opta per il 3-4-3 e in attacco si affida a Rigoni, Simeone e Ocampos, mentre Allegri risponde con il 3-5-2 con Cuadrado e Mandzukic in avanti e Higuain in panchina, con Lichtsteiner e Alex Sandro sulle fasce, in mezzo al campo Khedira, Hernanes e Pjanic. In difesa si rivedono Davi Alves e Benatia insieme a Bonucci. Proprio un errore del centrale bianconero apre la strada ai rossoblu: al 3' Bonucci regala palla a Rigoni, conclusione che Buffon respinge, Ocampos ci riprova ma Alex Sandro respinge, a questo punto arriva Simeone che prima trova ancora Buffon e poi al quarto tentativo insacca la rete del vantaggio.

La Juve reagisce subito e al 7' il colpo di testa di Cuadrado su cross di Lichtsteiner viene bloccato Perin. Ma passano pochi minuti e al 13' Lazovic salta Alex Sandro e crossa in area per Simeone che in tuffo di testa sigla il 2-0. Juve in bambola e Genoa vicina al tris: traversone dalla sinistra di Laxalt con inserimento di Rigoni che spara alto da due passi. Ma il terzo gol è vicino e arriva al 29': su azione d'angolo deviazione di Rigoni, palla sulla traversa, con Alex Sandro che tenta di salvare e la tocca mandandola dentro. Per sicurezza arriva il tap-in di Simeone per il 3-0. Allegri al 33' perde Bonucci per un problema muscolare e inserisce Rugani. Nel finale di tempo i bianconeri chiedono il rigore: Ocampos colpisce da dietro Mandzukic, sembra penalty ma non per Mazzoleni.

La squadra bianconera, spronata da Allegri negli spogliatoi, entra in campo più convinta e al 3' Pjanic sulla destra avanza ma poi sbaglia il cross per la testa di Mandzukic. Al 7' è Khedira a fallire il gol: colpo di testa di Rugani e girata del tedesco liberissimo che termina sul fondo. Il tecnico della Juve subito dopo prova la carta Higuain e al posto di Lichtsteiner, ma è Buffon all'11 a salvare la Juve ancora su Simeone. La Juve lotta, attacca, ma non riesce a sfondare e al 34' resta in dieci uomini per l'infortunio di Dani Alves quando Allegri ha già terminato i cambi, avendo inserito poco prima Sturaro per Khedira. Ma gli ospiti sembrano giocare meglio in dieci e al 37' trovano il gol: perfetta punizione di Pjanic su cui Perin non arriva. Forcing finale dei bianconeri che sfiorano ancora il gol in pieno recupero con un colpo di testa di Mandzukic che sfiora il palo. Ma finisce 3-1 per il Genoa che stoppa la capolista.

Lazio corsara a Palermo, De Zerbi a rischio

La Lazio si impone con il minimo sforzo sul Palermo, 1-0 al Renzo Barbera nel lunch match della 14a giornata di Serie A grazie ad un gol di Milinkovic-Savic nel primo tempo e sale momentaneamente al terzo posto in classifica con 28 punti. Si complica invece sempre di più la situazione di Roberto De Zerbi sulla panchina rosanero, con il Palermo fermo a 6 punti. I padroni di casa si sono giocati la sfida con il tandem Diamanti-Nestorovski in attacco e un centrocampo folto, con Bruno Henrique e Chochev ai lati di Jajalo. Morganella e Aleesami sulle corsie, mentre gli ospiti hanno rischiato Felipe Anderson, diffidato, nonostante la diffida pre-derby, nel tridente con Immobile e Keita.

I padroni di casa partono bene al 2' un destro da fuori di Nestorovski, impegna Strakosha. Poco dopo è ancora Nestorovski al tiro da fuori, ma il portiere della Lazio blocca senza patemi. Al 4' si fa avanti la squadra di Inzaghi: Anderson per Keita che va al cross per Milinkovic, incornata centrale bloccata da Posavec. Gli ospiti controllano kla gara in attesa di trovare lo spazio giusto per colpire e al 20' bel destro di immobile che termina alto. Passa un minuto e la Lazio va vicina al vantaggio: gran tiro ancora di Imobile e traversa piena. Anderson prova a ribadire in rete, destro centrale che Posavec può bloccare.

E' il preludio al gol. Al 31' Felipe Anderson pesca la sovrapposizione di Basta, cross rasoterra che Milinkovic-Savic gira in porta con un semplice tocco di interno destro. Il Palermo reagisce e al 34' Nestorovski addomestica con il petto un cross, ma strozza il mancino dal vertice sinistro dell'area piccola. Nel finale di primo tempo Lazio vicina al raddoppio, al 43' sinistro secco di Radu, ci mette bene i pugni Posavec. Nel recupero ancora Nestorovski pericoloso ma la palla finisce di poco sul fondo per una deviazione.

Nella ripresa la Lazio continua spingere e al 12' Immobile serve Felipe Anderson, velo per Parolo che calcia di destro ma devia con i pugni Posavec. Il Palermo ci prova e al 22' un destro inguardabile di Morganella su cross di Aleesami, diventa un assist per Chochev che di testa mette alto. La Lazio sembra controllare la sfida senza troppi problemi ma al 32' Quaison tocca il pallone, Biglia lo recupera e di fatto glielo restituisce, con Radu che anticipa in scivolata lo svedese in area, l'arbitro Guida lascia correre, tra le proteste del pubblico rosanero. Nel finale di gara assalto finale del Palermo, rimasto anche in dieci per l'espulsione di Gonzalez abbatte da dietro Lombardi. Finisce qui, è la settima sconfitta consecutiva per i rosanero con De Zerbi sempre più a rischio. (Adnkronos)

 

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