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Lunedì, 28 Novembre 2016 10:17

Violenza di genere: la Regione Lazio in prima linea per contrastare il fenomeno

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Le azioni della Regione per intervenire in modo concreto per contrastare questo fenomeno odioso con fatti e punti di riferimento: un grande fronte comune per cambiare le cose con impegni concreti sul fronte legislativo, con la costruzione di una rete diffusa di ascolto e con la promozione di una serie di iniziative

24/11/2016 - Presentate oggi tutte le iniziative della Regione Lazio per contrastare la violenza sulle donne con impegni concreti sul fronte legislativo, con la costruzione di una rete diffusa di ascolto e con la promozione di iniziative che aiutino a sviluppare una cultura contro questo fenomeno odioso.

Approvata nel 2014 la più innovativa legge in Italia per contrastare la violenza sulle donne. La legge recepisce le indicazioni della convenzione di Istanbul e ha consentito alla regione di dotarsi di una politica globale contro la violenza, individuando diverse tipologie di intervento sul terreno della prevenzione e della cultura.

Più risorse: decuplicato l’impegno economico: da 500mila a 5 milioni.
Ecco cosa prevede nel dettaglio il pacchetto:

1,5 milioni di euro per le strutture antiviolenza proprio oggi è stato pubblicato un nuovo bando da 1 mln di euro per l’apertura di 11 nuove strutture su tutto il territorio: 8 centri antiviolenza e 3 case rifugio per le donne vittime di violenza. Inoltre la Regione assegna 275mila euro alla città metropolitana di Roma per il sostegno ai centri già esistenti,  e investe 132mila euro per la formazione delle figure professionali che si occupano di violenza di genere. Parte di queste risorse sono state recuperate da precedenti trasferimenti alle province.
Per tutte le info vai qui

E ancora:

1 milione di euro per 100 progetti di formazione e sostegno all'autonomia di donne vittime di violenza

1,3 milioni per la rete anti-tratta. Un progetto per l'emersione, l'assistenza e l'integrazione sociale delle persone vittime di tratta.

600 mila euro per il progetto “Generiamo parità”, per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere rivolti anche a uomini responsabili di violenza o con problemi nelle relazioni affettive. L'obiettivo è quello di promuovere la cultura del rispetto e delle differenze tra uomo e donna e contrastare la violenza di genere e assistere e tutelare le vittime e prevede il finanziamento di un contributo fino a 20mila euro per ciascun progetto ammesso, a copertura del 100% delle spese sostenute.
Per tutte le info vai qui.

400 mila euro sostegno agli orfani delle vittime di femminicidio: pubblicato oggi l’avviso per un contributo economico "una tantum" di 10 mila euro per sostenere negli studi le figlie e i figli minori delle donne vittime di femminicidio e sostegno economico alla realizzazione di campagne di sensibilizzazione.
Per tutte le info vai qui.

Il protocollo d’intesa “donne e media”. Sottoscritto insieme a Corecom Lazio, alle organizzazioni di rappresentanza dei media e dei giornalisti e dalle principali università del Lazio con l’obiettivo di promuovere una rappresentazione rispettosa dell’identità femminile nell’ambito dell’informazione e della comunicazione. Per tutte le info vai qui.

"È molto importante dire in questo momento che non facciamo nessun passo indietro su due temi fondamentali: prevenire e non lasciare sole le donne e le persone vittime di violenza – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: una responsabilità individuale o di gruppo e di chi fa violenza e va repressa  ma c'è anche una responsabilità civile delle persone, delle istituzioni di non lasciar sole le persone che hanno subito violenza".

"Noi vogliamo rivolgerci proprio a tutte le persone vittime di femminicidio, anche quei bambini che rimangono orfani delle loro mamme, con questa erogazione di denaro che sappiamo che non allevierà il loro dolore, ma potrà aiutarli nel loro percorso di vita e di istruzione –parole di Lucia Valente, assessore al lavoro e alle pari opportunità, che ha aggiunto: quindi abbiamo dedicato 400mila euro a questi bimbi che sono residenti nella nostra regione e che possono essere dati tramite i tutori, il genitore superstite, il giudice tutelare a questi bambini". 

“Con la pubblicazione del bando per le nuove strutture rafforziamo la rete dei servizi antiviolenza scegliendo di investire soprattutto sul lavoro decisivo che viene svolto sul territorio dall'associazionismo e dal Terzo settore- è il commento di Rita Visini, assessore alle politiche sociali, che ha aggiunto: adesso andremo avanti, daremo continuità a quanto fatto e metteremo in campo tutte le strategie possibili per spezzare la spirale della violenza, su tutti i fronti: quello educativo e culturale in primo luogo, e poi quello degli interventi di tutela sociale in difesa di chi si ritrova a vivere il dramma della violenza sulla propria pelle".

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