Il progetto, presentato da Marcella Barbarese, titolare del chiosco, vuole puntare ad una migliore vivibilità del parco sia per quanto riguarda gli aspetti del decoro urbano che quelli relativi alla socializzazione e all’aggregazione. Il patto dunque si prefigura come strumento per meglio affrontare il tema di un corretto rapporto con l’ambiente e si caratterizza per l’arricchimento che può portare ad uno scambio tra cittadini ed amministrazione, anche nelle tematiche della multiculturalità e del rispetto dell’altro.
“Questo accordo - dichiara l’assessore alla Partecipazione e vicesindaco Francesca Malafoglia – prevede numerose ricadute positive sull’ambiente, sia dal punto di vista fisico che sociale, volte a favorire il miglioramento della qualità e della quantità di iniziative finalizzate a sensibilizzare la cittadinanza al rispetto dei beni comuni e ad interagire con gli uffici comunali addetti in caso di interventi necessari a garantire un adeguato decoro urbano e una migliore vivibilità del Parco di Campomaggiore”.
“Il progetto proposto – continua Malafoglia – può essere uno strumento fondamentale per sviluppare politiche sociali di inclusione, dialogo intergenerazionale, rispetto della multiculturalità, della disabilità, integrazione e di valorizzazione dei beni comuni. La condivisione dei valori e delle regole fondative di una comunità, della solidarietà, dell’identità e dello spirito di appartenenza ricoprono estrema importanza nella crescita e nello sviluppo di ogni individuo”.
Al fine di garantire il massimo coordinamento tecnico-progettuale, la gestione operativa del patto di collaborazione viene realizzata attraverso il Laboratorio Urbano Permanente. Il Laboratorio Urbano Permanente è composto dai soggetti referenti che sottoscrivono il patto, da alcuni tecnici del Comune ed è aperto al confronto con i cittadini, residenti o che abbiano interessi a vario titolo nell’area in cui interviene l’iniziativa. Obiettivo è la creazione di un nuovo strumento di co-progettazione con i cittadini per l’individuazione di progetti sperimentali ed innovativi nell’ambito delle attività oggetto del Patto di Collaborazione.
“Sono molto contenta – conclude il vicesindaco - accordi di questo tipo rappresentano il presupposto per una nuova fase di amministrazione condivisa. Terni prosegue il suo percorso di sviluppo in un’ottica di partecipazione, amministrazione condivisa, cittadinanza attiva e scambio di buone pratiche e attraverso i patti di collaborazione dove i cittadini attivi sono i nuovi protagonisti”.
Il riferimento per l'invio delle proposte e l'eventuale richiesta di informazioni è l’Ufficio Partecipazione Territoriale - Beni Comuni - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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