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Sabato, 10 Dicembre 2016 14:29

Roma - Mercato di Garbatella, una storia sbagliata: furto alla collettività e spreco di denaro pubblico

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Il Mercato di Via Passino, come molti sanno, ha due piani, nei cui spazi coesistono tre diverse realtà: il mercato vero e proprio, al piano superiore, mentre al piano inferiore trovano ospitalità l’Associazione Millepiani, che si occupa di coworking, e l’Associazione Culturale La Strada.

La storia di ogni singola realtà è complessa, e non per disinteresse ci focalizziamo solo sul piano superiore, sul mercato. Se vogliamo capire davvero dobbiamo, quindi, tornare indietro di 14 anni…

È il 2002. Gli storici operatori del Mercato della Garbatella vengono spostati nella sede provvisoria di via di Santa Galla perché è assolutamente necessario adeguare la struttura alle normative igienico sanitarie. “Solo per 18 mesi”, è la promessa.

Il Comune di Roma però impiega quattro anni solo per bandire la gara d’appalto.

I mesi sono già 48 quando il 12 aprile del 2006 l’impresa Cos.ed.it s.r.l. si aggiudica la gara da quasi un milione e mezzo di Euro, e il 29 settembre viene consegnato ufficialmente il cantiere.

Che chiude tre mesi dopo.

27 dicembre 2006. Si scopre che non bastano i lavori preventivati. È necessario adeguare l’edificio alle norme antisismiche vigenti della Regione Lazio.

Ma è solo l’inizio.

Cinque anni e tre perizie di variante dopo, con una spesa raddoppiata, l’Atto Unico di Collaudo redatto e firmato il 16 dicembre 2011 chiude ufficialmente i lavori. Senza che sia stata certificata la conformità della struttura alla normativa in materia di sicurezza e prevenzione incendi.

Ma non importa.

Nell’aprile del 2013, in violazione delle norme, i locali ristrutturati vengono dati in concessione alla cooperativa Metro Service snc che li usa per allestire il “Mercato dei Contadini” (o Farmer’s Market) luogo in cui proprietari di varie aziende agricole del Lazio prendono in affitto gli spazi dell’ex Mercato per esporre e vendere i propri prodotti durante i fine settimana. Metro Service “dimentica” di pagare i canoni d’affitto previsti nella concessione nonostante ripetuti solleciti, ma non interrompe l’attività. Fino all’11 novembre di quest’anno, quando la Direttrice del Dipartimento Sviluppo Economico Attività Produttive e Agricoltura del Comune di Roma, Silvana Sari, ne decreta la chiusura per ragioni di sicurezza “connesse alla prevenzione incendi”.

Dopo l’inizio del lavoro di questa nuova amministrazione 5 stelle del Municipio VIII, si è scoperto, non senza sorpresa da parte di molti, che non esistono tracce di pareri o collaudi della ASL e dei Vigili del Fuoco, che non esistono tracce delle perizie e delle relative documentazioni fotografiche presso l’Ufficio del Patrimonio e, sorpresa massima, che l’intero edificio per l’Ufficio del Catasto NON ESISTE.

Una storia sbagliata, che ha portato alla quasi estinzione degli storici operatori del Mercato della Garbatella, ancora oggi nella sede di via di Santa Galla, poiché non esiste nulla di più definitivo del provvisorio. Dei 65 operatori iniziali ne sono rimasti solo 35. E via Passino echeggia di silenzio tranne che nei fine settimana. E il Quartiere perde un altro pezzo di storia, un altro pezzo di vita.

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