Il governo Gentiloni, il numero 64 della storia repubblicana, è pronto.
Angelino Alfano diventa ministro degli Esteri, Marco Minniti ministro dell'Interno, Andrea Orlando è ministro della Giustizia, Roberta Pinotti alla Difesa, Pier Carlo Padoan all'Economia.
Carlo Calenda è ministro dello Sviluppo economico, Maurizio Martina alle Politiche agricole, Gianluca Galletti all'Ambiente, Graziano Delrio alle Infrastrutture, Giuliano Poletti al Lavoro, Valeria Fedeli ministra dell'Istruzione, Dario Franceschini ministro dei Beni culturali, Beatrice Lorenzin ministra della Salute.
Ministri senza portafoglio: Anna Finocchiaro ai Rapporti con il Parlamento, Marianna Madia alla Semplificazione e Pa, Enrico Costa agli Affari regionali, Claudio De Vincenti alla Coesione territoriale, Luca Lotti allo Sport. Maria Elena Boschi sarà proposta come sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio.
"Il governo, come si vede anche dalla sua struttura, proseguirà nell'azione di innovazione svolta fin qui dal governo guidato dal presidente Renzi e nel contempo si adopererà per facilitare il lavoro tra le diverse forze parlamentari volto ad individuare le nuove regole per le leggi elettorali" ha detto Gentiloni dopo aver presentato la lista dei ministri.
"Il Paese - ha aggiunto il premier - si è rimesso in moto in questi ultimi anni, ma non possiamo certo ignorare le varie forme di disagio, specie nella fasce più deboli del ceto medio e specie nel Mezzogiorno, dove il lavoro è un'emergenza più drammatica che altrove e sarà una vera priorità del nostro impegno nei prossimi mesi".
"La fiducia che chiederemo domani e dopodomani alle Camere - ha annunciato Gentiloni - consentirà al governo di rappresentare l'Italia a pieno titolo già nel Consiglio europeo di giovedì prossimo".
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