La solidarietà verso i migranti, di cui è portavoce il Consiglio Comunale, è ormai in tutta evidenza mirata esclusivamente al business che si sviluppa intorno al fenomeno dell’immigrazione.
Infatti, con la discussione sviluppatasi per un debito fuori bilancio di 205 mila euro in favore di minori stranieri non accompagnati, il consiglio comunale dell’accoglienza a parole, in contraddizione alla propria proclamata umanità, ha lamentato, accorgendosene solo ora, che la nostra comunità rimette migliaia di euro per l’accoglienza, soldi che non sono rimborsati dallo stato... della serie “vogliamo restare umani – in modo ipocrita - a costo zero” .
Inoltre, rispetto alla richiesta del dirigente dei servizi sociali, rivolta anche agli stessi consiglieri comunali di aderire alla sistemazione in affido di questi minori in nuclei familiari per ridurre i costi a carico dell’ente, nessuno di questi amministratori super solidali ha aderito. Partendo, invece, dalle considerazioni manifestate, secondo cui l’hotspot rappresenta un elemento positivo per l’economia del territorio, è evidente l’intento speculativo della battaglia “morale ed umanitaria” condotta con fervore dal consiglio comunale, preoccupato esclusivamente di far giungere il prima possibile dal ministero i soldi per coloro che lucrano sui migranti. E’ vergognoso che la politica locale, nascondendosi dietro inoppugnabili valori umani nei fatti traditi, è interessata all’accoglienza solo per l’attività speculativa che l’immigrazione garantisce non preoccupandosi, invece, delle conseguenze sociali che provoca. Invece di far uscire 1 milione e 600 mila euro dalle tasche dei tarantini, come accaduto lo scorso anno per le cooperative che ospitano i migranti, ci si dovrebbe occupare della povertà in crescita nella nostra città ed impiegare tali risorse per sviluppare politiche economiche e occupazionali per il nostro territorio che evitino ai nostri giovani di diventare, a loro volta, migranti economici.
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