"Addirittura - ha detto Semprini - hanno infiltrato una spia nella nostra redazione, chissà che cosa doveva scoprire mai. Alla fine hanno proprio esagerato, hanno scritto che noi sfruttavamo i malati di tumore e di diabete. Allora, nella mia storia personale c'è un papà morto di tumore e una sorella morta di diabete. Non vi dovete permettere. Non fate lezioni di moralità, vi prego".
Poi in un post su Facebook Semprini ha scritto: "Mi consideravano un bravo giornalista e quando ho firmato con la Rai per alcuni sono diventato un servo. Chiudiamo qui. Grazie per aver seguito Politics".
Sulle dichiarazioni di Semprini interviene in una nota l'esecutivo Usigrai. "'Hanno infiltrato una spia nella nostra redazione'. Questa la pesante accusa lanciata da Gianluca Semprini durante l'ultima puntata di 'Politics'. Si tratta di parole gravi che non possono essere lasciate cadere così - sottolinea Usigrai - gettando un'ombra che mina la serietà e la credibilità dell'azienda di Servizio Pubblico".
"Chi ha infiltrato la spia? E chi sarebbe la spia e con quale obiettivo? E poi, ne ha già parlato con i vertici aziendali? - chiede il sindacato dei giornalisti Rai - Il primo dovere di un giornalista è raccontare i fatti. Tutti. Quindi Semprini ha il dovere di dare i dettagli. Faccia i nomi. E soprattutto per chiarezza fornisca le prove di quello che dice".
"Infine una doverosa precisazione per rispetto della verità e dei colleghi: Semprini dice che ripartirà 'dall'ultimo gradino'. L'ultimo gradino per Semprini sarà il grado di caporedattore a tempo indeterminato con 150mila euro di stipendio", tiene a chiarire l'Usigrai. (Adnkronos)
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