Egregio Signor Sindaco dalle foto che Vi alleghiamo, scattate sia in via Mediterraneo, sia in via Carlo Magno che incrocia via Mediterraneo, nelle vicinanze presiedono i supermarket (Todis e Metà). In via Mediterraneo, si evince l’assenza totale di marciapiedi sul lato destro e parte sul lato sinistro, in direzione verso la litoranea o verso viale Europa (Talsano)………………………………….
La responsabilità della P.A. non è dunque limitata al solo nastro stradale, ma anche, ad esempio, alle piazzole di sosta, al fine di garantire sicurezza e fluidità di circolazione (art.14 Cod. della Strada). La risoluzione delle carenze di dotazione infrastrutturale necessita della realizzazione di nuove infrastrutture atte a completare ed interconnettere la rete esistente, le cui caratteristiche funzionali e geometriche sono definite dal D.M. 5.11.2001 e da quelli successivamente emanati ai sensi dell’art. 13, comma 1, del D. L.vo 285/92. Art. 2 Definizione e classificazione delle strade (1). Art. 3 Definizioni stradali e di traffico
Egregio Signor Sindaco dalle foto che Vi alleghiamo, scattate sia in via Mediterraneo, sia in via Carlo Magno che incrocia via Mediterraneo, nelle vicinanze presiedono i supermarket (Todis e Metà). In via Mediterraneo, si evince l’assenza totale di marciapiedi sul lato destro e parte sul lato sinistro, in direzione verso la litoranea o verso viale Europa (Talsano). Tratto, che dovrebbe essere frequentato a piedi dai residenti per raggiungere la fermata Amat per andare a scuola oppure alle attività commerciali nei pressi. Via Mediterraneo, è diventata una strada centrale cittadina, sia per gli itineranti, sia per le attività commerciali o altro. Tutti i residenti che dovrebbero in sicurezza trasferirsi da un lato all’altro della stessa via, hanno paura di attraversarla, alcuni optano facendosi accompagnare con i mezzi propri (auto), altri sono costretti a camminare sul ciglio della strada (in mezzo all’erba), molto vicini alle auto in transito che viaggiano tra virgolette ad una certa velocità, considerando che all’altezza dell’isola di separazione della strada (tratto tra gli abitanti delle case ACP, residence Pezzavilla e altre abitazioni), mancano i rallentatori con relativi passaggi pedonali per favorire i pedoni nell’attraversamento oppure percorrere regolarmente a piedi sui marciapiedi che attualmente mancano. Essendo che I residenti sono molto preoccupati di questa mancanza, dove “Il quartiera Lama/Talsano è un’area a forte espansione demografica, merita di accompagnare il suo percorso di crescita con interventi che contribuiscano a migliorare la vivibilità e la sicurezza dei suoi residenti.”. “Sicurezza vuol dire anche illuminazione adeguata, asfalto sulle strade, realizzazione di marciapiedi lì dove non ci sono o ci sono canali di scolo. E’ il caso di via Mediterraneo, strada inadeguata, tra le intersezioni con via San Domenico e via Carlo Magno, fino alla zona delle cooperative, percorsa ogni giorno da tanti pedoni in condizioni di scarsa sicurezza. Negli ultimi 30 anni l’espansione urbanistica dell’area Talsano Tramontone ha visto incrementare notevolmente il traffico veicolare in via Mediterraneo, la quale è diventata una arteria centrale urbana cittadina per i residenti, per gli itineranti giornalieri verso la città ed i paesi limitrofi Leporano e Pulsano, per le attività commerciali e nel periodo estivo in particolare, per i pendolari tarantini che si recano verso le zone balneari, ciò ha comportato nel tempo un innalzamento del livello del traffico con il suo picco massimo nei mesi estivi, con traffico da bollino nero.
Ci permettiamo di farLe presente in particolare che su questo tratto di strada, l’aver realizzato un’isola spartitraffico con carreggiata a due corsie (lunga 50 mt.), ha creato una vera e propria pista da F1 dove i veicoli approfittando del breve allargamento della carreggiata effettuano sorpassi a velocità sostenuta, in barba alla sicurezza dei pedoni che l’attraversano.
Gli interventi hanno l’obiettivo di superare le criticità storiche della predetta via, così come di altri quartieri. Perché siano sempre meno periferia e sempre più parte integrante della città”. La rete stradale esistente ha una estensione notevole, ha caratteristiche fisiche le più varie, definite con riferimento a criteri e standard progettuali diversi, in taluni casi non più congruenti con le condizioni d’impiego attuali, in considerazione del notevole incremento abitativo che ha interessato tutta la zona e anche oltre, costituendo la direttrice per raggiungere anche le località di Leporano e Pulsano. Conseguenza di quanto sopra affermato è la sostanziale inadeguatezza attuale della rete stradale esistente in termini di dotazione infrastrutturale, con conseguenti ripercussioni sulla qualità del servizio offerto e, in taluni casi, anche sulla sicurezza della circolazione e in particolare dei pedoni. Gli interventi di adeguamento messi in atto nel tempo per fronteggiare le mutevoli condizioni di esercizio, sono stati attuati secondo gli indirizzi ed i criteri generali dettati dagli Enti proprietari, in assenza di specifica normativa nazionale cogente. Ciò ha introdotto elementi di disomogeneità nella composizione dello spazio stradale lungo i diversi itinerari, e particolarmente nella viabilità secondaria ove maggiori sono le interazioni con il contesto territoriale naturale ed antropizzato attraversato. La risoluzione delle carenze di dotazione infrastrutturale necessita della realizzazione di nuove infrastrutture atte a completare ed interconnettere la rete esistente, le cui caratteristiche funzionali e geometriche sono definite dal D.M. 5.11.2001 e da quelli successivamente emanati ai sensi dell’art. 13, comma 1, del D. L.vo 285/92.
Spetta agli enti proprietari e ai loro concessionari provvedere a manutenzione, gestione e pulizia delle strade pubbliche, comprese pertinenze, arredo, impianti e servizi, prevenendo (o segnalando) qualsiasi situazione di pericolo o di insidia. La responsabilità della P.A. non è dunque limitata al solo nastro stradale, ma anche, ad esempio, alle piazzole di sosta, al fine di garantire sicurezza e fluidità di circolazione (art.14 Cod. della Strada).
Art. 2
Definizione e classificazione delle strade (1).
1. Ai fini dell'applicazione delle norme del presente codice si definisce "strada" l'area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali.
2. Le strade sono classificate, riguardo alle loro caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali, nei seguenti tipi:
A) Autostrade ; B) Strade extraurbane principali; C) Strade extraurbane secondarie; D) Strade urbane di scorrimento; E) Strade urbane di quartiere; F) Strade locali. F-bis. Itinerari ciclopedonali (2).
3. Le strade di cui al comma 2 devono avere le seguenti caratteristiche minime:
A)….
B) Strada extraurbana principale: strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia e banchina pavimentata a destra, priva di intersezioni a raso, con accessi alle proprietà laterali coordinati, contraddistinta dagli appositi segnali di inizio e fine, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore; per eventuali altre categorie di utenti devono essere previsti opportuni spazi. Deve essere attrezzata con apposite aree di servizio, che comprendano spazi per la sosta, con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione.
C) Strada extraurbana secondaria: strada ad unica carreggiata con almeno una corsia per senso di marcia e banchine.
D) Strada urbana di scorrimento: strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate; per la sosta sono previste apposite aree o fasce laterali esterne alla carreggiata, entrambe con immissioni ed uscite concentrate.
E) Strada urbana di quartiere: strada ad unica carreggiata con almeno due corsie, banchine pavimentate e marciapiedi; per la sosta sono previste aree attrezzate con apposita corsia di manovra, esterna alla carreggiata.
F) Strade locali. - F-bis. Itinerari ciclopedonali (2).
Art. 3
Definizioni stradali e di traffico (1).
1. Ai fini delle presenti norme le denominazioni stradali e di traffico hanno i seguenti significati:
1); 2);
3) Attraversamento pedonale: parte della carreggiata, opportunamente segnalata ed organizzata, sulla quale i pedoni in transito dall'uno all'altro lato della strada godono della precedenza rispetto ai veicoli.
4) Banchina: parte della strada compresa tra il margine della carreggiata ed il più vicino tra i seguenti elementi longitudinali: marciapiede, spartitraffico, arginello, ciglio interno della cunetta, ciglio superiore della scarpata nei rilevati.
5); 6);……………………………32);
33) Marciapiede: parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata e protetta, destinata ai pedoni.
2. Nel regolamento sono stabilite altre definizioni stradali e di traffico di specifico rilievo tecnico.
(1) Articolo così modificato, con effetto dal 1° ottobre 1993, dall'articolo 2 del D.lgs. 10 settembre 1993, n. 360.
(2) Numero sostituito dall'articolo 01 del D.L. del 27 giugno 2003, n. 151.
(3) Numero inserito dall'articolo 01 del D.L. del 27 giugno 2003, n. 151.
Il Comitato pro tempore “SICUREZZA IN VIA MEDITERRANEO”, composto dai seguenti componenti:
Presidente Cav. Alfredo Luigi Conti
V. Presidente Sig. Francesco Potenza
Segretario Sig. Gaetano Del Core
Consigliere Sig. Gaetano Leucci
Consigliere Sig. Andrea Presta
NEI GIORNI SUCCESSIVI ALLA DATA 12 dicembre 2016, INIZIERANNO UNA RACCOLTA FIRME, DA CONSEGNARE AL SIGN. SINDACO dott. Ippazio Stefàno, nella speranza che raccolga la nostra richiesta per mettere in sicurezza sia il tratto di via Mediterraneo, sia in via Carlo Magno (rallentatori per via Carlo Magno).
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