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Lunedì, 02 Gennaio 2017 14:08

Capodanno: tuffo nel Tevere, 'Mister ok' rispetta la tradizione

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Roma - Tradizione rispettata anche nel 2017. A mezzogiorno in punto, a Roma, un gruppo di coraggiosi ha salutato l’anno nuovo tuffandosi nel Tevere da ponte Cavour. Non poteva mancare all’appuntamento Maurizio Palmulli, erede del primo ‘Mister ok’, Rick De Sonay, l’italo-belga che nel 1946 inaugurò l’impresa in costume e cilindro.

A 64 anni Palmulli ha ripetuto il tuffo rituale per la 29esima volta. In passato si era parlato di un suo ritiro ma Palmulli non ne vuole sapere e ha già dato appuntamento al 2018. “Sarà la 30esima volta – ha detto Palmulli all’AdnKronos –. Andiamo avanti”.

È una tradizione romana da decenni il tradizionale tuffo nel Tevere a Capodanno, eseguito da 'Mister Ok' e dai suoi emuli alle 12 quando riecheggia il colpo del cannone del Gianicolo. Da 26 anni Mister Ok, il bagnino di Ostia, al secolo Maurizio Palmulli, si tuffa da ponte Cavour a Roma tanto da finire anche nel film di Paolo Sorrentino, “La grande bellezza”.

Una tradizione lunga 53 anni, che si ripete in occasione del Capodanno a Roma ogni primo dell’anno alle ore 12 dopo lo sparo del cannone dal Gianicolo, tuffo nel Tevere da ponte Cavour.
Capostipite di questa tradizione tutta romana è il mitico italo-belga Rick De Sonay noto a tutti come “Mister ok” in quanto per rassicurare gli spettatori, alla fine di ogni tuffo faceva il segno dell’ok.
Mister ok fino ad età avanzata non ha mai mancato un’appuntamento poi, purtroppo, una malattia lo porto via, ma la sua eredità è stata raccolta dagli abituali tuffatori Marco Fois, Aldo Corrieri e soprattutto Maurizio Palmulli, Bagnino di Castelfusano che da ben 22 anni esegue il mitico tuffo da ponte Cavour.
L’amicizia tra Palmulli e Mister ok risale a parecchi anni fa quando da bambino, Palmulli, conobbe Mister OK sul pontile di Ostia. Ed è per questo che, una volta appreso della sua malattia, si è sentito obbligato a mantenere vive ed a tramandare questa splendida tradizione. La tradizione del tuffo, pericoloso ma ormai tollerato dalle istituzioni capitoline, infatti ogni anno televisioni, giornalisti e la solita folla di appassionati si riunisce, già alle prime ore della mattina, per non perdere quello che tranquillamente si può definire il primo spettacolo dell’anno della Capitale.

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