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Martedì, 03 Gennaio 2017 00:00

Attentato di Istanbul: l'addio alle vittime turche. Salvi cinque italiani

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Istanbul (Turchia) - Ci sono anche 12 turchi fra le vittime dell’attentato di Istanbul: uno di essi è Burak Yildiz, un poliziotto di 22 anni, i cui funerali si sono svolti a Mersin, nel sud del Paese.

A Istanbul l’ultimo saluto a Fatih Çakmak, che la notte di Capodanno era in servizio al Reina come guardia di sicurezza. Il 10 dicembre Çakmak era sfuggito al duplice attacco all’esterno dello stadio del Besiktas, a pochi chilometri dal nightclub, dove ad agire furono militanti curdi.

“Come è riuscito a entrare nonostante tutte le misure di intelligence e di sicurezza? – si chiede Mehmet Kocarslan, proprietario del Reina – posso soltanto definirlo un demonio, neppure un terrorista, non so come sia riuscito a introdursi nel club”.

Mentre la polizia è ancora a caccia dell’aggressore, otto persone sono state arrestate per presunto coinvolgimento nell’attentato. L’attacco ha provocato anche una settantina di feriti. Salvi cinque italiani.

Italiani scampati alla strage: "La gente festeggiava, poi il panico"

La strage del Reina, ristorante discoteca sul Bosforo, "è stata evitata per un pelo da tre modenesi, che in compagnia di amici di Brescia e di Palermo si sono gettati a terra per schivare le pallottole, riportando anche lievi ferite nella calca". È quanto riferisce Trc TeleModena.

Escoriazioni e contusioni di lieve entità per il piccolo gruppo di italiani che da tempo vive a Istanbul per ragioni di lavoro, e che dell’accaduto sa probabilmente meno di quanto sia noto qui per via del blocco alla rete disposto dal governo turco", si legge sul sito dell'emittente locale. "È accaduto in un istante" raccontano. "La gente festeggiava e mangiava, e quando sono stati esplosi i primi colpi è scattato il panico".

Secondo quanto riferisce l'emittente, gli italiani coinvolti "raccontano di aver udito spari arrivare da più direzioni, e di aver visto anche loro il Babbo Natale con il mitra che sparava sulla gente, a bruciapelo. Senza pietà. Colpi partiti dalle scale della pista centrale del locale, che ha anche tre sale da pranzo: secondo la ricostruzione dei tre modenesi il secondo punto di fuoco sarebbe stato al piano superiore, quello del ristorante giapponese, e molte delle persone in fuga sarebbero rimaste ferite anche dalla calca".

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