ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 05 Gennaio 2017 00:00

La Polizia fa il consuntivo del 2016 e del Capodanno 2017

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Consuntivo di fine anno della Polizia di Stato che, settore per settore fa il bilancio di come è andata l’attività di controllo e repressione nel nostro paese. Analisi che si chiude in fondo con il bilancio del Capodanno 2017

Consuntivo 2016 attività Polizia Ferroviaria

Nel corso del 2016 la Polizia Ferroviaria ha svolto la propria attività di controllo all’interno delle stazioni e sui convogli per garantire la sicurezza dei viaggiatori, attraverso la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni delittuosi e di degrado presenti in ambito ferroviario. Durante l’arco dell’anno sono state impiegate oltre 102.962 pattuglie in stazione e quasi 45.000 a bordo treno. Sono stati scortati complessivamente 97.624 convogli ferroviari (con una media di circa 270 treni al giorno). Sono stati inoltre predisposti 16.970 servizi antiborseggio in abiti civili sia negli scali che sui convogli. Grazie a tale dispositivo la Specialità ha tratto in arresto ed indagato in stato di libertà rispettivamente 1.244 e 11.638   persone, procedendo complessivamente a 941.925 controlli. Si riscontra un sensibile calo dei furti (-28%)Sono continuati i servizi congiunti di vigilanza e scorta anche sui treni viaggiatori transfrontalieri con il concorso delle polizie europee, in particolare di Austria e Germania, per prevenire attività illecite a carattere transnazionale, con particolare riferimento all’immigrazione clandestina. Le attività congiunte, svolte in stazione ed a bordo treno, hanno permesso di rintracciare complessivamente 2.194 stranieri in posizione irregolare e di scortare 900 treni sulla tratta Trento - Brennero.L’attività di contrasto ai furti di rame, che in ambito ferroviario spesso significano ritardi alla circolazione dei treni e consistenti disagi per i viaggiatori, si è tradotta in oltre 2.700 controlli ai centri di raccolta e recupero metalli, in circa 8.550 servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie ed in 1.850 servizi di controllo su strada a veicoli sospetti. Tale articolato dispositivo ha consentito il recupero di oltre 41 t del cosiddetto “oro rosso” di provenienza furtiva, l’arresto di 26 persone e la sottoposizione ad indagini preliminari di 154 soggetti. Il fenomeno in ambito ferroviario ne è risultato ridimensionato con un calo di furti del 48 % ed una riduzione delle quantità di rame sottratte del 55 % rispetto allo scorso anno.E’ altresì proseguita l’azione di contrasto al fenomeno dell’abusivismo nelle principali stazioni ferroviarie con 1.900 servizi di controllo straordinario del territorio e la conseguente sanzione nei confronti di chi è stato sorpreso ad esercitare attività commerciali senza le previste autorizzazioni e, più in generale, ad arrecare molestie ai viaggiatori.Nel corso del 2016 il personale della Specialità ha rintracciato 1.612 persone scomparse di cui 1.507 minori.In calo gli incidenti in ambito ferroviario nella loro totalità, tuttavia la mortalità è in aumento di oltre il 25%. Continua ad essere sensibile il dato che riguarda i comportamenti scorretti o le imprudenze dei viaggiatori come ad es. l’attraversamento dei binari o la presenza indebita lungolinea. Ciò conferma l’importanza dell’attività di prevenzione e formazione, che la Polizia Ferroviaria persegue con forza attraverso diverse campagne di educazione alla legalità ed alla sicurezza, avviate già da diversi anni, che hanno lo scopo di sviluppare in particolare nei ragazzi la cultura della sicurezza in ambito ferroviario, attraverso la conoscenza e l’applicazione delle regole di un corretto comportamento, al fine di contribuire alla riduzione degli eventi incidentali che vedono coinvolti, spesso, proprio i giovani. Con il progetto “Train…to be cool” gli operatori della Polizia Ferroviaria hanno incontrato durante l’anno scolastico 2015/2016 quasi 31.000 studenti delle scuole di primo e secondo grado.26.000 i ragazzi, inoltre, coinvolti nelle iniziative di piazza, svoltesi in tutto il territorio nazionale,   nate dalla collaborazione tra la Polizia Ferroviaria,  l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e le Federazioni sportive ( Rugby, Pallacanestro e Pallavolo). Un modo per diffondere attraverso il gioco e regole da seguire, in stazione e sui treni, per la propria incolumità.Sei le persone colte da arresto cardiaco salvate dalla Polizia Ferroviaria, due con l’uso dei defibrillatori.E’ proseguita, anche nel 2016, la campagna estiva “Stai attento! Fai la differenza”, organizzata dalla Polizia Ferroviaria in collaborazione con le Ferrovie dello Stato Italiane,  per richiamare l’attenzione dell’utenza ferroviaria sui comportamenti che maggiormente risultano esposti al pericolo di furti o truffe, pericolo che aumenta notevolmente nei periodi di maggior flusso di viaggiatori e dunque soprattutto nella stagione estiva.Sotto il profilo internazionale, infine, la Polizia Ferroviaria ha proseguito la propria attività nell’ambito del network europeo di polizie ferroviarie RAILPOL, allo scopo di migliorare le tecniche specialistiche e di rafforzare la collaborazione tra i Paesi membri attraverso il reciproco scambio di informazioni e la definizione di comuni strategie operative nonché la programmazione di azioni congiunte. In tale contesto, nel corso del 2016 l’Italia ha mantenuto la presidenza del Gruppo di Lavoro RAILPOL Strategic Analysis, rivolto all’analisi strategica dell’andamento dei principali fenomeni delittuosi in ambito ferroviario in Europa allo scopo di delineare linee operative comuni di prevenzione e contrasto tra i vari Paesi membri.

Consuntivo 2016 attività della Polizia Postale e delle Comunicazioni

Nel 2016 la Polizia Postale e delle Comunicazioni è stata chiamata a far fronte a nuove sfide investigative sulle macro-aree di competenza, in particolare negli ambiti della prevenzione e contrasto alla pedopornografia online, alle protezione delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, del financial cybercrime e di quelle relative alle minacce eversivo-terroristiche riconducibili a forme di fondamentalismo religioso di matrice islamista, anche in contesto internazionale.Nel 2016 il C.N.C.P.O, Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia online, ha coordinato 576 indagini all’esito delle quali sono stati eseguiti 51 arresti e 449 denunce. La maggior parte delle indagini ha riguardato l’allarmante fenomeno dell’adescamento online dei minori in continua crescita, che ha registrato 313 casi trattati i quali hanno condotto all’arresto di 6 persone e alla denuncia di altre 177.Nell’ambito delle attività di prevenzione in rete condotte attraverso le attività di monitoraggio sono stati analizzati 21.591 siti internet, di questi ne sono stati estrapolati 1.972 a carattere pedopornografico, inseriti nella black list istituita  ai sensi della L.38/2006.Per quanto riguarda il C.N.A.I.P.I.C. - Centro Nazionale Anticrimine per la Protezione delle Infrastrutture Critiche, nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto ad attacchi e minacce aventi per obiettivo le infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale (pubbliche e private), la Sala Operativa del Centro ha gestito:831 attacchi informatici nei confronti di servizi internet relativi a siti istituzionali e infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale;5262 alert diramati per vulnerabilità riscontrate su sistemi informatici/telematici o per minacce nei confronti degli stessi;82 richieste di cooperazione nell’ambito della Rete 24-7 “High Tech Crime” del G7.Tra le attività investigative condotte dal Centro si segnalano 65 indagini avviate nel periodo in esame per un totale di 25 persone denunciate. Nel corso dell’anno, inoltre, in concomitanza con lo svolgimento del Giubileo Straordinario della Misericordia, il C.N.A.I.P.I.C. ha posto in essere un dedicato dispositivo di sicurezza volto alla prevenzione di eventi cyber critici o di veri e propri attacchi informatici in danno di infrastrutture informatizzate impegnate per l’evento in questione.Nel campo del financial cybercrime lo scambio immediato di informazioni attraverso la piattaforma OF2CEN (On line Fraud Cyber Centre and Expert Network) per l’analisi e il contrasto avanzato delle frodi del settore, ha consentito alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di bloccare le transazioni in frode per un importo di 6.673.044, 53 euro e di recuperarne 42.475.48 euro.In questo specifico ambito, la Specialità ha preso anche parte a campagne ad alto impatto, rispettivamente “Emma, “Emma 2”, “GAAD” (Global Airport Action Day), frutto della cooperazione internazionale di Polizia in partenariato con le principali aziende operanti nel settore della sicurezza informatica.Nell’ambito del cyberterrorismo gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno concorso con altri organi di Polizia e di intelligence alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di eversione e terrorismo, sia a livello nazionale che internazionale, posti in essere attraverso l’utilizzo di strumenti informatici e di comunicazione telematica, per un totale di 2 persone arrestate e altre 8 denunciate, 412.447 spazi web monitorati, 510 contenuti web oscurati direttamente dal gestore del Servizio e altri 13 su segnalazione di questa Specialità (Profili Facebook, Twitter).Nell’anno in esame, il portale del Commissariato di P.S. online, punto di riferimento specializzato per chi cerca informazioni, consigli, suggerimenti di carattere generale, o vuole scaricare modulistica e presentare denunce, ha evaso 16.572 richieste di informazioni, ricevuto 18.516 segnalazioni dai cittadini e 7.523 denunce online.Inoltre, dalla sua partenza ad oggi, l’App del Commissariato, scaricabile gratuitamente sul proprio smartphone o su tablet, ha evaso 631 richieste di informazioni e registrato 10.000 download per Android e 7.000 per iOS.Sul fronte delle iniziative di sensibilizzazione, la nota campagna di prevenzione itinerante della Polizia Postale e delle Comunicazioni contro il cyberbullismo, “Una Vita da Social”, è stata selezionata dalla Commissione europea tra 280 progetti, mirati ad elevare le competenze digitali dei cittadini europei, fra le migliori pratiche a livello europeo per l’indubbio carattere di originalità ed innovazione, nell’ambito della “Digital Skills and Jobs Coalition”.Nel corso dell’anno sono stati, inoltre, realizzati numerosi incontri educativi su tutto il territorio nazionale raggiungendo circa 500 mila studenti, con i rispettivi genitori e insegnanti, e oltre 1500 Istituti scolastici.        

Consuntivo 2016 attività della Polizia Stradale    

Con 485.141 pattuglie di vigilanza stradale, la Polizia Stradale ha accertato 2.078.097  infrazioni al codice della strada. Ritirate 44.587 patenti di guida e 44.674 carte di circolazione; 3.107.124 i punti complessivamente decurtati.I conducenti controllati con etilometri e precursori sono stati 1.396.910 di cui 17.867 sanzionati per guida in stato di ebbrezza alcolica (-2%), mentre quelli denunciati per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sono stati 1.245 (5,9% in più del 2015). A seguito della introduzione, con la L.29.07.2010, n.120, del divieto assoluto di bere per talune categorie di conducenti – minori di 21 anni, neopatentati e trasportatori professionali di persone e cose – la Polizia Stradale ha accertato, al 14 dicembre dell’anno in corso, 849 infrazioni per guida con tasso alcolemico da 0,1 a 0,5 g/l.L’andamento del fenomeno infortunistico, rilevato da Polizia Stradale ed Arma dei Carabinieri (al 20 dicembre 2016), se da un lato ha fatto registrare un lieve aumento nel numero complessivo degli incidenti (73.836, lo 0,8% in più rispetto al 2015) ed in quello delle persone ferite (50.472, +0,7%), dall’altro ha evidenziato una inversione di tendenza relativamente all’incidentalità con conseguenze mortali, con una diminuzione dei sinistri – 1.507 - del 4,3% (67 in meno) e delle vittime – 1.620 – del 4,5% (76 deceduti in meno).L’ISTAT, che quest’anno ha pubblicato una stima preliminare del fenomeno infortunistico rilevato da tutti gli organi di polizia stradale nei primi sei mesi dell’anno 2016, ha rilevato un decremento degli incidenti stradali con lesioni alle persone dello 0,8% rispetto ai primi sei mesi dell’anno 2015, insieme ad un decremento del numero delle persone decedute del 4,7% e delle persone ferite dello 0,5%.Dall’inizio dell’anno all’11 dicembre scorso, nelle notti dei fine settimana (dalle ore 00,00 alle 06,00 di sabato e domenica), Polizia Stradale ed Arma dei Carabinieri hanno impiegato nei posti di controllo 172.366 pattuglie, rilevando 2.730 incidenti (224 in meno rispetto al 2015) che hanno cagionato 119 vittime (35 in meno dello scorso anno). I conducenti controllati con etilometri e precursori sono stati 232.952 (-6,5%), il 5,1% dei quali (pari a 11.901, di cui 10.245 uomini e 1.656 donne) è risultato positivo al test di verifica del tasso alcolemico (nel 2015 la percentuale era del 5,3%). Le persone denunciate per guida sotto effetto di sostanze stupefacenti sono state, invece, 391. I veicoli sequestrati per la confisca 662.Nel 2016, dalla metà di marzo a tutto settembre, è stata effettuata una nuova campagna di servizi per il contrasto della guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti – con impiego congiunto di personale della Specialità Polizia Stradale e dei medici e personale sanitario della Polizia di Stato – sul territorio di 39 province.Complessivamente sono stati attivati 420 posti di controllo, con l’impiego di 2.594 operatori e 598 tra medici e personale sanitario della Polizia di Stato.I conducenti controllati sono stati 17.565, il 4,6% dei quali (pari a 801) è risultato positivo all’alcol con un tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l, mentre l’1,8% (pari a 310 conducenti) è risultato positivo ad una o più sostanze stupefacenti nel corso dei test su strada. Per tali soggetti (oltre al ritiro cautelativo della patente, come previsto dal C.d.S.) si è pertanto proceduto al prelievo su strada di campioni salivari, inviati a Roma presso il Centro di Tossicologia Forense della Polizia di Stato per le analisi di laboratorio. Queste ultime hanno confermato la positività ad almeno una sostanza psicoattiva di 215 conducenti, pari al 69,4% di quelli (310) risultati positivi al test di screening su strada, ed al 1,2% dei conducenti complessivamente controllati.È in corso una nuova campagna di controlli che interesserà l’intero periodo delle festività e si concluderà a gennaio 2017, prima di essere estesa ad ulteriori porzioni del territorio nazionale.L’utilizzo sistematico del Tutor, articolato su 333 siti su un totale di circa 3.100 km di autostrada, ha consentito di accertare, dal 1° gennaio al 30 novembre 2016,  592.371 violazioni dei limiti di velocità, il 42,7% in più rispetto all’analogo periodo del 2015, con una media di violazioni accertate per ora di funzionamento del sistema pari a 2,4.Il sistema Vergilius – attivo su alcuni tratti delle strade statali SS 1 Aurelia, SS 7 quater Domitiana, SS 309 Romea e SS 145 var. Sorrentina – nei primi 11 mesi del 2016 ha accertato 10.763 violazioni dei limiti di velocità, con una media per ora di funzionamento pari a 0,73 violazioni.l medesimo sistema, attivo sui primi 100 chilometri dell’autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria, a tutto novembre 2016 ha rilevato 92.128 violazioni, con una media di 1,6 infrazioni per ora di funzionamento.Controlli nel settore trasporto professionale. In ossequio agli obbiettivi delineati nel protocollo d’intesa tra Ministro dell’Interno e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del luglio 2009, la Polizia Stradale, nel corso del 2016, ha continuato a dare forte impulso ai servizi di controllo nel settore del trasporto professionale (svolti anche congiuntamente al personale del Dipartimento Trasporti Terrestri con i Centri Mobili di Revisione). Sono stati effettuati 3.780 servizi da 21.444 operatori di polizia che hanno controllato 50.013 veicoli pesanti di cui 8.609 (pari al 17,2%) stranieri, con l’accertamento di 38.288 infrazioni, per 394 patenti e 751 carte di circolazione ritirate.Inoltre, nel corso del 2016, d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sono stati attivati controlli d’iniziativa o su segnalazione dell’istituto scolastico mirati al controllo degli autobus destinati al trasporto di scolaresche per gite o viaggi d’istruzione. Nei primi 10 mesi dell’anno sono stati sottoposti a controllo 13.822 autobus, dei quali 2.377 hanno evidenziato almeno una irregolarità, per un totale di 3.413 infrazioni. Dal 1° gennaio al 20 dicembre 2016 ai servizi programmati mensilmente a livello regionale sono stati affiancati dispositivi specifici pianificati a livello nazionale, secondo il modello delle “Operazioni ad Alto Impatto”, nella misura di circa 4 al mese, su materie particolarmente avvertite nella sensibilità collettiva.   Le “operazioni” realizzate - complessivamente 39 - hanno riguardato controlli di legalità nel settore dell’autotrasporto (principalmente di persone, di animali vivi e di sostanze alimentari), controlli della copertura assicurativa, degli pneumatici dei veicoli, sull’uso corretto degli apparati radio telefoni alla guida di veicoli, dei sistemi di ritenuta e cinture di scurezza nonché controlli dell’attività di autodemolizione. Nel corso dell’anno sono state realizzate numerose campagne di informazione ed educazione stradale.: Campagna di sicurezza stradale del Pullman Azzurro al Giro d’Italia 2016;ICARO 16 ;Inverno in sicurezza; Biciscuola;“Guida e basta” ;ANIA Campus ;“Sulla strada della Sicurezza” ;Campagna Federazione Italiana Thriatlon; Vacanze sicure ; la Stradale al salone dell’EICMA di Milano;L'ABC  Polizia Stradale ed Autostrada del Brennero;Progetto Chirone – dalla parte delle Vittime;la Polizia Stradale al Motor Show di Bologna.

Capodanno 2017: feriti e attività di prevenzione.


Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza comunica i dati del Capodanno 2017, concernenti gli esiti dei servizi predisposti per la prevenzione ed il rilevamento degli incidenti derivanti dall’uso dei prodotti pirotecnici, corredati delle tabelle e dei grafici riepilogativi. La rilevazione dei dati è stata effettuata con la procedura informatizzata di supporto all’analisi denominata R.I.Se.C., in collaborazione con il CED interforze.I dati relativi agli incidenti verificatisi nel corso dei festeggiamenti per il Capodanno 2017, evidenziano un andamento che, dal punto di vista dei numeri assoluti, appare di ulteriore miglioramento rispetto all’andamento dei due anni precedenti, anche perché, così come avvenuto negli ultimi due anni, non si sono registrati episodi con esiti mortali.Prosegue, quindi, il trend positivo di riduzione del numero totale dei feriti assestatosi sul numero di 184  (di cui 44 ricoverati), a fronte dei 190 dello scorso anno; c’è stato un incremento dei ferimenti derivanti dall’uso di armi da fuoco che risultano essere 6 rispetto ai 3 dell’anno precedente.I dati, in relazione alla gravità delle lesioni riportate, fanno registrare:con riferimento ai feriti lievi con prognosi inferiore o uguale ai 40 gg, il rilevamento di  casi 168 , a fronte dei 174 del 2016;con riferimento ai feriti più gravi, cioè quelli con prognosi superiore ai 40 gg, si registrano, 12 persone ferite a fronte dei 16 dello scorso Capodanno.Con particolare riguardo ai ferimenti di minori si registra un incremento del dato complessivo: sono 48 i minorenni che hanno riportato lesioni mentre lo scorso anno erano stati 38.Appare opportuno evidenziare come il dato relativo ai minori infradodicenni rimasti feriti sia passato dai 19 del 2016 ai 22 dell’anno in corso e quello relativo ai minori di età compresa tra i 13 e i 17 anni è dai 19 dello scorso anno a 26 per il 2017.Ancora una volta gli episodi più gravi devono essere ricondotti all’uso sconsiderato di prodotti pirotecnici illegali.Di particolare rilievo sono gli episodi occorsi a Bari dove:presso l’Ospedale Policlinico sono stati ricoverati, con prognosi riservata: due persone di nazionalità albanese nati nel 1991 ed un ragazzo di anni 16 che ha riportato ferite agli arti tali da far valutare la possibilità di amputazione  di una mano. Inoltre un uomo di 25 anni ricoverato per lesioni causate dallo scoppio di pirotecnici.Una valutazione globale sull’andamento del fenomeno registrato nel corso degli ultimi 10 anni, viene rappresentata dai grafici che seguono e che riportano, in sintesi, il dato complessivo dei decessi, quello dei feriti con prognosi superiore ai 40 gg e quello dei feriti più lievi giudicati guaribili con prognosi inferiore o uguale ai 40 gg.Dalle comunicazioni trasmesse dagli Uffici periferici (oltre ai singoli dati inseriti nel sistema di rilevazioni R.I.Se.C.) e dai dati desumibili dalle “fonti aperte” relative agli incidenti con feriti provocati dallo scoppio di prodotti pirotecnici, si rileva che:le patologie tipiche da scoppio di prodotti pirotecnici si confermano essere i traumi alle mani (frequenti sono le fratture e le amputazioni di dita o falangi);le ustioni al volto, ed alle parti basse del collo (che, a differenza dei traumi alle mani, provocati essenzialmente da artifici ad effetto scoppiante, possono essere provocate anche dai c.d. illuminanti, apparentemente “più innocui”).Sono state denunciate 216 persone a piede libero, con un dato in decremento rispetto a quello dello scorso anno quando ne vennero segnalate 317, mentre sono state arrestate 38 persone a fronte delle 26 del 2016.Di seguito si riportano i quantitativi complessivi dei materiali sequestrati:n. 209 strumenti lanciarazzi;n. 16 armi comuni da sparo;n. 4.817 munizioni;kg. 2.754 di polvere da sparo;kg 77.383 di manufatti appartenenti alla IV e V categoria Tulps;kg 29.100 di manufatti recanti la marcatura “CE”;kg. 6.382 di prodotti comunque non riconosciuti e cioè non ricompresi nelle categorie Tulps o “CE” perché illegali, non correttamente etichettati, non conformi alle norme CE, non rispondenti ai decreti di riconoscimento e classificazione, abusivi e/o altro;n. 6.586.000 di pezzi di articoli pirotecnici di varia natura che, per motivi operativi, sono stati indicati dagli Uffici in pezzi anziché in chili.Tra i motivi principali che hanno legittimato i provvedimenti di sequestro vi sono, l’eccedenza dei carichi detenuti dai titolari delle licenze, l’illecita detenzione da parte di chi non ne aveva titolo e la natura illegale degli stessi prodotti sequestrati dovuta a mancanza di marcatura CE ovvero di preventivo riconoscimento e classifi
cazione da parte di questo Ministero.          

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