Il tema vero è quello che tutte le province hanno chiesto in questi giorni dopo il referendum, che nelle intenzioni dei proponenti, doveva far sparire anche il nome dalla Costituzione. Ora che tutto è rientrato c'è chi giustamente chiede che si ritorni al voto dei cittadini.
O comunque sul trasferimento delle risorse che sono state bloccate proprio in occasione della lunga tornata referendaria. Il problema vero sono le strade provinciali e le scuole di competenza delle province che sono state di fatto abbandonate e senza manutenzione. Per parlare di temi cogenti-
In un articolo su questa testata si parla di strade senza segnaletica orizzontale. Oppure dei disastri di una partecipata provinciale fallita. O anche di un Istituto musicale provinciale da salvare. La riforma Delrio doveva razionalizzare la spesa non creare dei crateri nei servizi essenziali. Questo è ciò può fare da corredo come riflessione alle elezioni provinciali sulle quali abbiamo ieri dato notizia, dopo il voto di Domenica 8 (ieri ndr) e martedi prossimo (Biella).
Mentre, secondo le ultime notizie ci sarà un rinvio, causa maltempo, per alcune province per le quali erano in programma le elezioni di secondo livello. Si tratta delle province di Foggia, Lecce, Chieti e Isernia. Per le prime tre la consultazione elettorale si terrà domenica 15 gennaio mentre per la quarta l'appuntamento è per giovedì 12. Rinviate invece all'11 gennaio le elezioni delle province di Matera e Potenza. A queste si aggiungono Taranto e Brindisi dove si voterà domenica 15 gennaio. Dopodichè si apriranno in giochi del rapporto con il Governo e sul banco dell'inquisizione delle province un solo ministro: Delrio.
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