Lo rivela il nuovo rapporto di Oxfam – ‘Un’economia per il 99%’ – diffuso alla vigilia del Forum economico mondiale di Davos, informa Euronews.

Tra il 1988 e il 2011 il reddito medio della popolazione più povera è aumentato di 3 dollari l’anno, mentre quello dell’1% più ricco di quasi 12 mila dollari .

“Negli ultimi 10 anni stiamo osservando che alcuni Paesi stanno andando nella direzione opposta e stanno riducendo il divario tra ricchi e poveri. Fanno una cosa semplice, chiedono ai ricchi di pagare le tasse – spiega Max Lawson, responsabile della Ong – Ma ormai siamo arrivati al punto in cui i miliardari pagano, in proporzione, meno tasse delle persone che impiegano per le pulizie o nelle segreterie. Questo è pazzesco. La ricchezza si sta incanalando verso l’alto”.

I dati dicono che multinazionali e super ricchi continuano ad alimentare la disuguaglianza, facendo ricorso a pratiche di elusione fiscale grazie a una fitta rete di paradisi fiscali.

A chiudere il cerchio c‘è l’uso di denaro e relazioni da parte dei ricchissimi per influenzare le decisioni politiche a loro favore.

Oxfam sfata anche la leggenda che i miliardari si siano fatti tutti da sé: 1/3 della loro ricchezza viene dalle eredità e per il 43% è dovuta a relazioni clientelari.

Otto super ricchi possiedono tanta ricchezza quanta la metà più povera della popolazione #Oxfam https://t.co/SyfDZspWlY

— Agi Agenzia Italia (@Agenzia_Italia) 16 gennaio 2017

#Oxfam: gli 8 più ricchi al mondo possiedono quanto i 3,6 mld più poveri. In #Italia l'1% della popolazione ha 25% della ricchezza nazionale pic.twitter.com/vG7I4bNkJX

— Forumterzosettore (@forumterzosett) 16 gennaio 2017

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