ANNO XVIII Ottobre 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 17 Gennaio 2017 22:17

Virginia Raggi era eleggibile, rigettato ricorso su contratto con M5S

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La sindaca di Roma Virginia Raggi rimane al suo posto e il contratto è pienamente valido. Lo ha deciso il Tribunale civile di Roma, in composizione collegiale, rigettando la domanda dell'avvocato Venerando Monello, che chiedeva la dichiarazione di ineleggibilità della sindaca e la nullità del contratto sottoscritto dalla stessa con il Movimento.

"Le ragioni del rigetto sono molteplici - evidenzia l'avvocato del Movimento 5 Stelle, Paolo Morricone - in primis il tribunale ha rilevato che la sottoscrizione del contratto non rientra tra i casi di ineleggibilità previsti dalla legge, esattamente come avevamo prospettato nella nostra memoria difensiva e come avevano detto anche il difensore della Raggi, Ervin Rupnik, e di Davide Casaleggio, Pier Paolo Polese".

"Per quanto riguarda la nullità del contratto - prosegue - il Tribunale dice che tale domanda non rientra in questo particolare tipo di azione di cui al d. lgs n. 267/2000, e inoltre non è titolare il ricorrente di un interesse ad agire. Proprio come avevano prospettato le difese della Raggi, del Movimento e di Roma Capitale", informa Adnkronos.

Nel provvedimento della prima sezione del Tribunale civile di Roma, presieduta dal giudice Franca Mangano, si legge che non ricorre "alcuna delle ipotesi di ineleggibilità tassativamente previste dalla legge". Quanto al contratto sottoscritto dalla Raggi, secondo i giudici, il ricorrente, l'avvocato Monello, "in quanto soggetto estraneo al Movimento 5 Stelle e non sottoscrittore dell'accordo, non è portatore di un concreto interesse ad agire, giacché dalla rimozione del vincolo non potrebbe derivare alcun effetto nella sua sfera giuridica".

Inoltre, proseguono i giudici, "poiché la domanda di ineleggibilità, nella prospettazione del ricorrente, ha il suo presupposto nella nullità del patto sottoscritto da Virginia Raggi, il rigetto della domanda principale rende ultronea la pronuncia sulla domanda di nullità dell'accordo in questione, non essendo la pronuncia richiesta in ogni caso rilevante ai fini della decisione della lite". Dunque, concludono i giudici, "la domanda di nullità va dichiarata inammissibile". Il ricorrende viene condannato al pagamento delle spese processuali.

Raggi: "Tanto rumore per nulla, dal Tribunale una batosta al Pd"

"Tanto rumore per nulla. Dopo la batosta elettorale a Roma, il Pd ne subisce un'altra in Tribunale. Il giudice non ha accolto la richiesta con la quale i dem cercavano di ribaltare il risultato delle urne che ha visto il M5S vincere". Lo scrive la sindaca di Roma Virginia Raggi in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo dopo la sentenza del Tribunale Civile di Roma che ha rigettato il ricorso dell'avvocato Venerando Monello, iscritto del Pd, che chiedeva la dichiarazione di ineleggibilità della sindaca e la nullità del contratto sottoscritto dalla stessa con il Movimento.

"Speravano di rendere nulla la nostra vittoria, paragonando la stipula del Codice di comportamento del M5S a un accordo di una associazione segreta - prosegue Raggi - Non sanno più cosa inventare. Il problema è che non riescono ad accettare la sconfitta ed il fatto che stiamo riportando la legalità. Quando abbiamo vinto le elezioni, abbiamo assicurato che avremmo rispettato gli impegni con i cittadini. Questo è lo spirito del M5S. L'impegno l'abbiamo preso con voi e lo rispetteremo sempre".

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