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Lunedì, 23 Gennaio 2017 09:25

Taranto - Alla Caffetteria De Quarto, vince 100 mila euro al gratta e vinci e strappa il biglietto

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Disavventura della fortuna e sfortuna che si sono presentate insieme ieri nella Caffetteria De Quarto in via Oberdan, dove una coppia di coniugi anziani compra un biglietto di 5 euro e vincono 100 mila euro.

Ma la cosa va storta perché il biglietto viene strappato, la signora dice che è stata la nipotina e il marito invece parla della moglie che strappa sempre i biglietti non vincenti.

Il sito della Lottomatica è molto chiaro in proposito: “L'integrità è condizione imprescindibile per la validità del biglietto, altri casi (scrittura sul biglietto, abrasione di parti non di competenza del giocatore, etc) potranno essere sottoposti ad una Commissione del Consorzio Lotterie che procederà o meno al pagamento a seguito dell'inoltro del biglietto stesso a "UFFICIO PREMI LOTTERIE NAZIONALI - Viale del Campo Boario 56/D, 00153 Roma"IMG 20170123 095142

Il Messaggero Veneto riporta un caso analogo di dieci anni fa (segno della rarità di tali eventi) “ Una donna, di origini straniere, ma residente a Gorizia, vince 100 mila euro al “Gratta e vinci” e nella foga comprensibile del momento, nella gioia sfrenata di chi vede profilarsi l’arrivo di una boccata d’ossigeno a livello finanziario, lascia momentaneamente il biglietto fortunato incustodito, in casa. Un’imprudenza fatale perché il figlioletto di appena tre anni trova quel variopinto e affascinante tagliando e, inconsapevole di avere tra le mani una buona fetta anche del proprio futuro, lo strappa. È una storia davvero incredibile quella che sarebbe accaduta, l’altro giorno, a Gorizia. Dal sogno che diventa realtà all’incubo altrettanto reale. Vincere una somma che può cambiarti la vita e intravedere poco dopo la possibilità di perdere tutto”

Cosa accadrebbe ora? Il risultato è che ora, nonostante gli estremi numerici del tagliando siano ancora leggibili, il consorzio lotterie nazionali di Roma potrebbe decidere che la vincita non può essere riscossa in quanto i regolamenti che disciplinano la riscossione dei premi prevedono che il biglietto vincente debba essere integro. Comunque crediamo che a fronte delle moderne tecnologie, è possibile effettuare una ricostruzione informatica dei biglietti tale da garantire un’integrità virtuale degli stessi, che escluda la possibilità di non coincidenza delle due sezioni del tagliando e quindi, oggi, può ritenersi soddisfatto il requisito dell’ “integrità” richiesto dalla norma citata ai fini della pagabilità.

Mimmo De Quarto, il titolare della caffetteria tarantina, dove è stato acquistato il biglietto vincente afferma: “Certo, regolamento alla mano il biglietto dovrebbe essere intatto e integro, ma potrebbero anche stabilire se, vista la presenza di tutti gli estremi numerici, sia possibile erogare ugualmente la vincita.”

In altri casi, e certamente non è il nostro, la polizia interviene per verificare se esistano i presupposti di una falsificazione che cambia il caso da sfortuna a truffa.  Qui è sicuramente solo sfortuna e l’anziano mente esce dal bar dice: “io ci credo poco che prenderemo quei soldi”. Fatalismo o concretezza ditelo voi cos’è.

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