ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 24 Gennaio 2017 07:20

Taranto - Voce del verbo Essere: liberi di essere se stess*

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Riceviamo e pubblichiamo - Bologna, 23 gennaio 2017 – «Un anno fa un milione di persone, in oltre cento città italiane e in alcune capitali straniere, scendevano in piazza al grido “Svegliati Italia!”, per indicare al Parlamento, impegnato in quelle settimane nella discussione della legge sulle unioni civili, il traguardo dell’uguaglianza per tutte e tutti».

Lo ricorda Gabriele Piazzoni, Segretario nazionale di Arcigay, che aggiunge: «Quella mobilitazione, lanciata da una coalizione ampia di associazioni LGBTI, ci ha consegnato la testimonianza di un Paese che non vuole rimanere indietro, che è convinto che un diritto in più sia una ricchezza per tutte e tutti. Da Aosta a Ragusa, da Cagliari a Venezia e da Londra, da Copenhagen, da Berlino, da Boston ci è giunto il segnale evidente di una presa di parola collettiva e straordinaria, che non si è esaurita in quella giornata né si è data sconfitta, nelle settimane successive, dinanzi agli stralci e alle approssimazioni che la legge sulle unioni civili ha subìto in sede di approvazione. Oggi vogliamo celebrare questo anniversario, vogliamo festeggiare ogni diritto che, lottando, abbiamo conquistato e viverci fino in fondo la soddisfazione di tutte quelle persone che, grazie a quella battaglia, oggi possono avere una vita diversa, migliore. Ma soprattutto vogliamo celebrare quella mobilitazione, perché è ancora viva, perché si è posta come meta ogni diritto che ancora manca. Chiediamo, quindi, che si proceda alla riforma delle legge sulle adozioni, com’era stato garantito. E che si apra la discussione sul matrimonio egualitario. Allo stesso modo è urgente che si legiferi contro omofobia e transfobia e, più in generale, che si rendano efficaci le norme volte a contrastare crimini e parole d’odio, in un Paese che di odio si sta ammalando. Ed è proprio su questo fronte che l’Italia deve rimanere sveglia, pronta a mobiltarsi e a portare in piazza il proprio rifiuto verso un modello che emargina e opprime non solo le persone LGBTI, ma anche le donne, le persone migranti, le minoranze etniche e religiose, le persone diversamente abili, le persone povere, gli anziani. Ogni occasione è utile e va colta per ribadire l’orizzonte dei diritti, a partire dal prossimo 8 marzo in occasione dello sciopero nazionale delle donne, ennesimo atto di ribellione contro una violenza di genere dilagante, che aggiorna quasi quotidianamente l’elenco dei femminicidi. E, ancora, torneremo nelle piazze per la stagione dei Pride, quest’anno ancora più ricca e necessaria. C’è una parte di Paese, ampia e battagliera, che ha sete di diritti e che la politica ha il dovere di ascoltare».

Per martedì 24 gennaio l’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus e il Comitato Territoriale Arcigay Taranto organizzano, presso la Biblioteca Popolare in Via Pupino #90, l’open day “Voce del verbo Essere”, finalizzato alla sensibilizzazione alla lettura e alla ricerca, all’ascolto del sé e dell’altro da sé, nell’ambito del quale è possibile prender parte gratuitamente alle attività laboratoriali e tesserarsi alle due realtà associative.

Alle ore 10.30 alle ore 12.30 c’è la consueta attività di sportello del Centro di Ascolto LGBTIQ, patrocinato moralmente da Ufficio Provinciale della Consigliera di Parità, Comune di Taranto e Comune di Grottaglie.

A partire dalle ore 11.00, per il ciclo “Classici DiVersi”, si conversa su “La banalità del male” di Hannah Arendt. Il libro è sostanzialmente il diario dell’autrice, inviata del settimanale New Yorker, sulle sedute del processo ad Adolf Eichmann. Questi, gerarca nazista rifugiato nel 1945 in Argentina, fu ivi prelevato dagli israeliani nel 1960, processato per genocidio nel 1961 a Gerusalemme e condannato a morte per impiccagione. La sentenza fu eseguita il 31 maggio 1962. Il titolo originale dell’opera è Eichmann in Jerusalem – A Report on the Banality of Evil. Non senza ragione, l’editore italiano ritenne opportuno invertire l’ordine del titolo. Dal dibattimento in aula, infatti, la Arendt ricaverà l’idea che il male perpetrato da Eichmann – come dalla maggior parte dei tedeschi che si resero corresponsabili della Shoah – fosse dovuto non ad un’indole maligna, ben radicata nell’anima (come sostenne nel suo Le origini del totalitarismo) quanto piuttosto ad una completa inconsapevolezza di cosa significassero le proprie azioni.

Alle ore 13.30, è possibile, previa prenotazione al +39 388 874 6670, prendere parte al pranzo preparato dai volontari e dalle volontarie, nel corso del quale l’attore Luigi Pignatelli racconterà il mito del Concilio Celeste e della caduta di Lucifero.

Nel primo pomeriggio torna il ciclo “A qualcuno piace corto”, proiezioni di cortometraggi e dibattiti con registi ed interpreti, a cura dell’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus ed il supporto degli operatori del Centro di Ascolto LGBTIQ coordinato da Arcigay Taranto. A partire dalle ore 15.00, verrà proposto “Sciacalli”, scritto e diretto dal giovane regista romano Giacomo Volpe, interpretato da Paolo Lipartiti, Michele Lattanzio, Mario Di Gravio, Raffaello Nencioli, Carlo Bolli e prodotto dai Cinecircoli Giovanili Socioculturali. Le riprese, svoltesi a Roma nel maggio del 2013, hanno visto coinvolti due artisti tarantini: Luigi Pignatelli (acting coach) e Giuliano Doro (fotografo di scena). Così Giacomo Volpe descrive la genesi della propria opera prima: “Ho voluto rendere omaggio al cinema di genere, ormai quasi estinto nel cinema italiano. Il cinema trae spunto dalla vita, in ogni sua sfaccettatura. Il mio corto è un poliziesco noir, che racconta, in poco più di dieci minuti, una vicenda con cinque personaggi e due colpi di scena finali. Gli attori sono stati una parte fondamentale: in questo genere di storie se non convincono gli attori, non è convincente l’intero lavoro.” L’acting coach Luigi Pignatelli aggiunge: “In questo puzzle di carne e pellicola, il tempo, vittima e carnefice dell’uomo moderno, si frammenta e lo spettatore, novello Teseo alla ricerca della sua bella, nelle digressioni di colpa, riscuote la sua vincita: un grumo di sabbia, sulla ribalta che si disfa della notte. La luna recide il filo di Arianna. I frame raccolgono i dati e l’opera d’arte confina con la soluzione del giallo, nel film noir dell’esistenza.”

Alle ore 16.30, l’attore e poeta Luigi Pignatelli facilita il workshop di scrittura e lettura creativa “CorpoReiTà”: viaggiare insieme con gli altri per conoscere se stessi, attraverso la scrittura e la lettura teatralizzata, intese come lavoro introspettivo. Due gli obiettivi fondamentali: la ricerca di nuove forme di espressività e un laboratorio per lo sviluppo della creatività, della comunicazione e della persona.

Seguirà, alle ore 19.30, una nuova tappa della Human Library, progetto delle biblioteche viventi nato in Danimarca e riconosciuto dal Consiglio d’Europa come buona prassi per il dialogo interculturale e come strumento di promozione dei diritti umani. I “libri umani” sono disponibili per un prestito di dieci minuti ciascuno, nel corso del quale raccontano una loro storia a chi li prende in prestito. La Human Library nella Biblioteca Popolare, al pari dei precedenti appuntamenti proposti da Hermes Academy e Arcigay Taranto al Caffè Letterario Cibo per la Mente, presso Piazza Maria Immacolata e in alcuni Laboratori Urbani della provincia, vuol essere un piccolo episodio di riappropriazione di quello che in una città e in una comunità dovrebbe essere il lessico basilare: incontrarsi, raccontarsi, ascoltarsi, condividere la propria esperienza e un pezzo di strada, riconoscersi gli uni negli altri. Tutti i cittadini sono invitati non solo a prendere un “libro umano” in prestito, ma anche a candidarsi come libri.

A chiusura dell’open day, a partire dalle ore 20.30, la nuova tappa del ciclo “LogOut”, a cura del Gruppo Giovani di Arcigay Taranto, che, in seno al Progetto “Strambopoli – La Città degli Artisti”, invita soci e simpatizzanti a lasciare per un paio d’ore social, applicazioni, videogiochi e a tornare ad usare i vecchi giochi da tavolo e soprattutto a guardarci negli occhi, poiché “abbiamo voglia di stare insieme, di vederci di persona, di spegnere smartphone e tablet e di immergerci tra tabelloni e dadi, pedine e miniature”. Durante l’incontro è severamente vietato l’utilizzo di cellulari.

Negli spazi della Biblioteca Popolare è possibile visitare la mostra itinerante di arti visive “LiberAr(t)e”, con opere di Carmela Barbangelo, Alfredo De Lucreziis, Giuliano Doro, Granfranco Gatto, Francesco Leggieri, Tommaso Resta – Il Monello, Francesca Vetrano. Inoltre, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione contro MTS, fenomeni di omo-bi-transfobia, xenofobia, violenza di genere, cyber bullismo (patrocinata da Comune di Taranto, Comune di Grottaglie, Ufficio Provinciale della Consigliera di Parità), sono allestiti banchetti informativi di Progetto Strambopoli, Sportello Arcobaleno, Voce del Verbo Donna.

La partecipazione a tutti gli incontri è libera e gratuita. È obbligatoria, però, la prenotazione al +39 388 874 6670.

L’Open Day rientra nella programmazione dell’ottava edizione di Cogito ergo (non) sum, rassegna promossa, a cavallo del 27 gennaio (Giornata Internazionale della Memoria), dalla Hermes Academy Onlus e dal Comitato Territoriale Arcigay Taranto, per commemorare tutte le vittime dell’Olocausto (ebrei, omosessuali, diversamente abili, uomini e donne con problematiche legate alla sfera psichica, tutte quelle persone facenti parte delle categorie considerate “indesiderabili” dal Terzo Reich), di discriminazione e delle attuali ingiustizie sociali; educare le nuove generazioni (e non solo) alla cultura delle differenze e allo sviluppo sostenibile; sensibilizzare alla prevenzione e al contrasto a malattie sessualmente trasmissibili, fenomeni di omo-bi-transfobia, bullismo, violenza di genere, stigma persone HIV+.

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