ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Mercoledì, 25 Gennaio 2017 07:54

Brexit – Europa Si, Europa No, la Corte di Londra frena

Written by 
Rate this item
(0 votes)

Mentre il vice presidente del board di supervisione della Bce, Sabine Lautenschlaeger, intervenendo a una conferenza ad Amburgo, parla dell’euroscetticismo che cresce a causa delle disuguaglianze, la Corte Suprema di Londra si mette di traverso sulla Brexit

La Corte Suprema di Londra ha deciso che è necessario un voto della Camera dei Comuni e della Camera dei Lord per decidere di dare formalmente inizio all'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea. 

Cosa succede ora? 

La previsione generale è che nessun partito si opporrà radicalmente all'articolo 50, ovvero all'uscita dalla Ue, per non apparire contrario alla volontà popolare espressa dal referendum, secondo quanto scrive Repubblica. I deputati, la maggior parte dei quali è contraria a Brexit, potrebbero tuttavia rinviare l'uscita della Gran Bretagna dalla Ue, proponendo emendamenti e usando tattiche dilatorie, secondo Il Sole 24 Ore. Il partito liberaldemocratico, filo-Ue, ha già promesso di votare contro l'articolo 50 a meno che gli elettori abbiano facoltà di approvare o meno l'intesa finale che sarà raggiunta con Bruxelles.

Il rischio di una Slow Brexit

La decisione della Corte Suprema non fermerà la Brexit, ma la rallenterà. Sarà molto difficile per la premier Theresa May avviare i negoziati per l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue entro il mese di marzo, come aveva promesso. Secondo il Financial Times, la sentenza della Corte Suprema “riconsegna la Brexit al reame della politica”. Insomma, la Corte ha stabilito che viene prima di tutto il Parlamento. Dopo la sentenza i negoziati per la Brexit potrebbero durare alcuni anni. E non è chiaro l’iter legislativo. La prima ministra britannica aveva dichiarato di voler avviare i colloqui con Bruxelles per attivare l’articolo 50 - per l'uscita dall'Ue - entro la fine di marzo. Ma il percorso si annuncia ancora lungo.213645009 88f11a7b 9446 4f79 b975 efbf4ab5dd34

Sembra quasi un messaggio politico chiaro dei giuristi inglesi che dovrebbe far riflettere e invece come dice Sabine Lautenschlaeger:”"I partiti critici dell'Europa Unita stanno crescendo: pensate al Front National in Francia, al Partito della Libertà in Olanda, al Movimento Cinque Stelle in Italia e ad Alternative Fur Deutschland in Germania", ha sottolineato Lautenschlaeger, "non dobbiamo fare attenzione solo alla crescita ma anche alla distribuzione di ricchezza che essa genera". "Rispetto ad altre aree, i redditi e il possesso di beni in Europa hanno tradizionalmente teso ad essere distribuiti in maniera abbastanza equa ma, come in altri Paesi, l'ineguaglianza sta crescendo, ormai da decenni", ha proseguito il membro del board dell'Eurotower, "ci sono molti fattori dietro ciò: dalla crescita della disoccupazione al maggior numero di genitori single, dalla riduzione della spesa nell'educazione alla stabile deindustrializzazione". "La crescita delle diseguaglianze è un fenomeno complesso, alcune persone cercano quindi di spiegarlo in termini semplicistici riferendosi, ad esempio alla globalizzazione o all'integrazione europea", ha detto ancora Lautenschlaeger, "è in questo modo che abbiamo un legame tra la distribuzione della ricchezza alla critica dell'Europa e ci sono studi che mostrano una relazione: l'aumento delle diseguaglianze fornisce terreno fertile all'euroscetticismo; per tutte queste ragioni non dobbiamo concentrarci solo sulla crescita nei nostri dibattiti, la distribuzione dei suoi benefici deve essere sempre tenuta a mente".

Lautenschlaeger ha quindi ripetuto la consueta esortazione del presidente della Bce, Mario Draghi, alle istituzioni di governo nazionali e comunitarie perchè procedano a passo piu' spedito con le riforme strutturali: "La politica monetaria accomodante può rimettere il paziente in piedi ma da sola non può garantire che possa fare di nuovo lunghe passeggiate". "La politica monetaria da sola non può creare crescita sostenibile", ha concluso, "sono necessarie altre cose; solide strutture economiche sono le fondamenta della crescita di lungo termine; le riforme sono la cura giusta". (AGI)

Sostieni il tuo quotidiano Agorà Magazine I nostri quotidiani non hanno finanziamento pubblico. Grazie Spazio Agorà Editore

Sostengo Agorà Magazine
Read 1206 times

Utenti Online

Abbiamo 1245 visitatori e nessun utente online

La tua pubblicità su Agorà Magazine