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Venerdì, 27 Gennaio 2017 09:15

Pizzarotti da Santoro, «il sogno di Parma continua»

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Parma era la Stalingrado di Beppe Grillo, persa per un nonnulla, per dissapori iniziali poi aggravatisi da caratteri personali certo ma soprattutto da linee guida assenti.

Personalmente abbiamo sempre ritenuto il caso Pizzarotti un nervo scoperto del Movimento 5 Stelle, un’occasione mancata. Ora nella terna della governance del Sole24ore sarebbero due su tre i Comuni a 5 Stelle(in mezzo quello del Pd Firenze). Quelle cinque stelle, che chi ricorderà erano proprio dedicate ai comuni.  L’11 settembre 2007 dopo il primo V-day scrivevamo:” Non cediamo al linciaggio dei ben pensanti alla manifestazione di Grillo. Non sarà il termine blasfemo usato a condizionare il giudizio sui contenuti. Da qui occorre partire, per onestà intellettuale. Altrimenti si scade nel politichese che travisa sempre tutto e vive nel ciarliero mondo dei tuttologi, che non dicono nulla e non cambiano mai niente. Parto dal leitmotiv dei Comuni a 5 stelle. In questo momento in cui si celebra la prima conferenza nazionale sul clima, i sindaci dei Comuni devono fare un salto di qualità. Lo chiedono i cittadini. Basta vivere in città avvelenate, abbiamo diritto al territorio, all’acqua, all’aria, alla luce, alla salute, ai trasporti eco-sostenibili, all’ambiente”.

Dove sono finite ora queste cinque stelle nel programma politico? Alle prese con la scelte degli assessori…? Pizzarotti nel salotto buono di Rai 2, con quel Santoro che non è poi tanto lontano dai movimenti e che tanto spazio ha sempre dato a Grillo, dice che a Roma: “sono stati fatti fuori i militanti storici del movimento per prendere professionisti della politica, utili a dire sempre di sì”.  

La vicenda amministrativa locale è sempre irta di ostacoli che l’entusiasmo di un popolo di rivoluzionari disinformati non sa,  e quando si entra nella stanza del sindaco nascono problemi. Una cosa si può appuntare a Pizzarotti: aver fatto una campagna elettorale con l’impegno di chiudere l’inceneritore. Non informandosi prima, che le ordinanze sindacali possono essere rigettate oppure, come sta capitando al sindaco di Chioggia, all’architetto Alessandro Ferro, eletto a furor di pentastellati sul no alla costruzione di un deposito di gpl destinato a servire il Nord Italia, diventano mission imposible. Ora il sindaco frena – altro caso Pizzarotti? - altrimenti rischia una penale danni da 20 milioni. 

Si dovrebbe senz’altro dire che prima del fare bisogna attraversare un mare di problemi, le lungaggini dei tempi di appalto europeo, i ricorsi agli appalti degli esclusi, per non parlare delle attività border line che finiscono negli abusi di ufficio. Né questo si risolve mettendo la penale al Sindaco "...quale cittadino voterebbe un sindaco che ha fatto un contratto con una società privata” dice Pizzarotti da Santoro.

E il riferimento è a quell'uomo forte del destino che cambierà il mondo, l’effetto Trump che pervade il M5S con le uscite di Grillo. La Bonino, intervistata prima, laicamente sembra ripetere le parole del Papa circa l’uomo forte che richiama il nazismo, come logica conseguenza del nazionalismo che nasce dalla crisi. Crisi che significa anche gestione dei flussi migratori. Studi del M5S mostrano che stante l’attuale situazione dell’europa e dell’Italia al 192 posto nel mondo come crescita demografica, per sanare i conti dell’Inps occorrerebbero 160 mila nuovi ingressi all’anno per 10 anni. Per tutti quei lavori che gli italiani non fanno. Una dimostrazione? Provate a immaginare, dice la Bonino, e si potrebbe fare un film didattico su questo, se in Italia sparisse l’8% di immigrati regolari, avremmo anziani soli, nessuna frutta in giro (mancano gli scaricatori delle tre ai mercati) neanche il pane fresco, cantieri edili chiusi  al nord, nessun barattolo di pomodoro italiano al mercato e si potrebbe continuare. E il M5S che pure studia il fenomeno non dice nulla sui migranti anzi, in Europa votano compatti con i liberali sul tema dei migranti, in Italia il vicepresidente della Camera tuona contro gli ingressi. Per Pizzarotti “e l’assenza di una linea precisa” . E noi ricordiamo le cinque stelle di cui parlavamo prima, mentre l’esperienza di Parma continua “il nostro sogno resta sempre quello di uomini liberi” dice il sindaco. 

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