ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Sabato, 28 Gennaio 2017 00:00

Cittadino, civis, ki.uis, ‘forza della terra’.

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Abbiamo visto in Kurgan: Noterete kirku = giro, accado kirhu. Indica, anche ‘città’, dice Semerano (“Abbiamo visto che Quirino non è altro che un attributo col significato di civico e deriva da una base corrispondente ad accadico kirhu (città)”), dal giro delle sue mura, o tumuli.

Leggo kir.ku = ‘ditinguoku terra in girokir vel gir’, circo in lat. abl. ‘circolo’. Il circolo fu il massimo del sacro zumero: ‘O’ mai messo in grafi, sostituito da U. A fine d’anno si scrutavano le sorti con la divinazione che ci ha lasciato parole che leggiamo nel giro opposto:

Abbastanza significativamente colui che annuncia la morte si chiamava Namtar, l’equivalente sumerico di Simtu (Namtar, il ‘n a m assegnato’). L’esperienza finale dell’uomo è qui mitologicamente trasposta nella figura del demone, portiere dell’inferno. Morire significa incontrare il proprio destino, il proprio simtu.[…] Qui troviamo la nozione di simtu per indicare un atto soprannaturale col quale si assegnano attributi e proprietà ad esseri umani e perfino ad oggetti; e troviamo pure il termine isqu che significa letteralmente ‘sorte’ e che deve riferirsi –benchè non sia esplicitamente riferito in nessun luogo- all’uso dell’estrazione a sorte per determinare il fato. 

Chi segue la Lettura Circolare del Zumero legge quis su isqu. Quis è uguale a chi in latino.

Semerano, a proposito di Anxa, Gallipoli, enuncia: Il messapico Anxa definisce la parte estesa che fa da supporto alla città: il significato che ne risulta è “al bastione’: an-kisa: accad. an (su, a,) e kisu (bastione), sum. Kissa.

La città zumera di Kish, ‘vita. in Terra’, anteriore al 2500 a.C. sulle rive marine dell’Iran, piega kisu come kis.u, ‘vita in terra.tutto’ e kissa come ‘uterosha di Kish’.

kisi, kis, kes

  totality, entire political world (name of the powerful city in the north of Sumer (recte east) that first bound toghether and defended the city of Sumer (place + many) [KIS archaic frequency].

La totalità, valevole per la città di Kish, è valevole per ogni città zumera, dove l’autorità divina-umana decideva della vita e della morte di chi doveva stare in ordine, tant’è che ‘ordine, lat. ordo,  zum. urdu è rimasto col senso di schiavo maschio:

arad (2), urdu (2), ir 3, 11

   (male) slave; servant; subordinate (cf., ir3) (Akk., loanword from wardum, ‘male slave, man servant’) [IR11 archaic frequency; 10] .

Lo schiavo maschio che obbedisce vive, se non obbedisce non vede domani, e ripete palacras, spala per arrivare a domani.

Kirhu, ‘città’ in accadico, compone le due sillabe zumere kir.hu, che sono dei fondamentali. La città cintata, oppidum, o castra, accampamenti, da kas-tar, ‘interruzione (del) possesso’, fu il circolo globale della residenza sociale antica. Le mura di Gerico potrebbero collegare alla circoncisione vista ieri l’altro

http://www.agoramagazine.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=13811:circoncisione&Itemid=713

kir

  (cf., gir).

(dug) kir2, gir9; (dug) kir, gir

   a large vessel; beer keg (ki, ‘place’, + ir(2), ‘fluid secretion’; cf., gir, kir, ‘cow or more’; Akk., kirru(m)).

Utile notare il sacro –ru combinato col giro kir- del vassoio e della città nel gir-o. Qua kir è

kir3 [LAGAB]

  to nip off (clay); to fashion (a clay pot) (ki, ‘earth’, + ur4, ‘to shear, reap’; cf., kud, kur5, 7, ‘to pinch off’).

kir4

   (cf., kiri3).

kir6, 4

stream dam, weir (cf., also, kiri3, 4) (ki, ‘place’, + ir(2), ‘fluid secretion’/ra, ‘to flood’).

Ki, posto, + ir ‘sentiero che va’, è completo solo nel circolo.

kir11 [MI2.SILA4]

  female lamb, ewe-lamb [KIR11 archaic frequency: 3].

kir11-nu-ur4

  unshorn female lamb (‘female lamb’ + ‘not + ‘to sheat, pluck’).

kir13

   (cf., gir4 (kir13[kiln (ceppo)(for lime or bitumen), oven (fornetto) (cf., udun4) (ki, ‘place’, + ara4, ‘to shine, blaze’; Akk., kiru(m) I, ‘oven, kiln’) [GIR4 archaic frequency: 1).

hu, u11

  bird (earlier word than musen).

Questo ‘uccello’, comprovato dal successivo musen, rimasto solo come divino-poetico muse in greco (a vergogna di tutti gli insegnanti di orizzonti chiusi) invita ad osservare i giri nell’aria degli uccelli.

Qua rileva la rarità dei grafi ki-ur assenti nel diz. Halloran. Nell’inno ad En lil, signor Vento, vel Mul-lil, si osserva:

Il signore, potente, stragrande in cielo e in terra,

che sa il diritto da vero sapiente,

in Duranki [legame perdurante di cielo e terra] ha fissato la sede, lui di vasto intelletto;

con principesca magnificenza si è costruito il Kiur, il Luogo Spazioso.

La nota chiarisce: ki-ur, accad. durussu, base, fondamenta, abitazione. Qui equivale E-ki-ur [‘cuore’e di ki-ur nds], l’appartamento di Ninlil in Nippur, annesso all’Ekur.

Ki-ur-as, accad. asar piristi, è il luogo del segreto , dove as= Uno d’origine

ash; ash-a; ash-she3

  one; unique; only; alone (cf., dili) .

La rosa di significati di civis in Semerano è più diffusa:

civis, -is (ant. ceiuis, pl. ceiueis, ciuis [si noti la c dura del tipo k: ki.u.is, nds]; chi appartiene a una comunità di liberi cittadini, cittadino; v. ‘totus’, ‘communis’, ‘Civitas’, ha designato il gruppo costituente l’unità politica. Si dubita che ceus della tavola di Bantia possa essere un prestito dal latino stesso. Vengono richiamati ant. a. ted. hiwo- (marito), hiwa (sposa), hiwiski (famiglia) etc. L’ant. ceiuis richiama la base corrispondente ad accad. kawasu, kamasu, kuwusu, kummusu, allo stativo (essere raccolto con comunanza); cfr., accad. Hammatu, hawatu (comunità, ‘totality’), hamamu, hamawu (raccogliere); cfr., accad. kawu, kamu (congiunto), kiwatu, kimatu (comunità di parenti). Anglos  hid, hizid  (famiglia) fu riportato da Wackernagel a un *keiwita: cfr., accad. kimtu, kimatu (‘family’).

Il massimo specialista etruscologo omette la connessione latino-etrusca civis-kiuis.

vis forza, potenza. Homer.: iz, cfr., Ifi, lat. vi. Cfr., accad. (w)ishu (forza, braccio). Per vis viene citato sanscr. vayah (forza vitale). Sum. gis, forza, accad. Issu, isu, (nel senso originario di robur, ‘legno solido’, poi palo, arma); […] corrispondono ad accadico basu (esistere) con il sostantivo bastu (forza vitale, potenza) […] corrisponde ad accad. banu generare, cfr., binu, (figlio), bintu (figlia). 

L’identità c = k porta direttamente a ki.uis ‘forza (della) Terra’.

Se l’Europa definisse una carta di cittadinanza europea riprenderebbe forza!

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