Nel disegno progettuale, il giardino si ispira a una tipica scarpa turca ed è caratterizzato da un mosaico lungo 160 metri posto sul muro di sostegno progettato da Luciano Cappellari. Il giardino prende forma attorno a un’idea di fondo, in un quartiere che da sempre è meta di migranti: la scarpa è il mezzo primo per gli spostamenti, simbolo di storie frammentate e troppo spesso spezzate.

In rappresentanza ufficiale dell’amministrazione comunale è intervenuto il vice presidente vicario del Consiglio comunale, Enzo Lavolta: “Non è una casualità l’inaugurazione di questo giardino nel giorno della Memoria. Simboleggia il coraggio di aver concluso un lungo percorso; il primo piano strategico della città prevedeva - con le riqualificazioni previste dalle Spine - la ricucitura di quartieri divisi tra loro dalla ferrovia. Ed oggi abbiamo un’ulteriore conferma della bontà di quel progetto avviato alla fine degli anni Novanta” (il video integrale dell’intervento di Lavolta è disponibile su Youtube all’indirizzo https://youtu.be/x6Bi-dIo4VA)

La presidente della Circoscrizione 6, Carlotta Salerno, ha definito: “un buon giorno per il nostro quartiere l’apertura di uno spazio dalla forte valenza simbolica”, mentre l’ex presidente della Circoscrizione, Nadia Conticelli, “ha ricordato il percorso avviato per giungere al risultato di oggi, grazie anche al coinvolgimento dei giovani studenti della scuola elementare Pestalozzi” il video integrale dell’intervento di Salerno è disponibile qui sotto.

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