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Domenica, 29 Gennaio 2017 00:00

D’Alema all’attacco, «Comitati pronti ad ogni evenienza, al Pd serve cambio di leadership»

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ROMA – Massimo D’Alema lancia il guanto di sfida a Matteo Renzi e prova a prendersi la sua rivincita. Lo fa dal palco del centro congressi di via Frentani durante l’iniziativa ‘Consenso per un nuovo centrosinistra’, organizzata dai comitati del No al referendum costituzionale che adesso, avverte l’ex presidente del consiglio, devono essere pronti “ad ogni evenienza”.

Davanti ad una platea che sorride e applaude, D’Alema attacca una classe dirigente “che sembra aver smarrito il senso della ragione”, rifiuta “la furbizia dell’antipolitica a bassa intensità”, ormai smascherata dalla gente che la ritiene “una paraculata” e guarda avanti, chiamando i ‘suoi’ comitati alla mobilitazione: “Vogliamo dare vita a un movimento di cui potranno fare parte anche tantissimi cittadini che hanno votato sì, vogliamo creare confronto, dibattito, raccogliere adesioni, non avremo un tesseramento altrimenti ci direbbero subito che vogliamo fare un partito. Oltre alle adesioni vogliamo che i comitati raccolgano fondi, non per arricchire Roma, ma per lavorare e per essere pronti alle evenienze che potranno esserci”.

Boato in sala. “Dobbiamo guardare al futuro e organizzare il mondo del centrosinistra italiano che oggi si riconosce in diverse formazioni politiche tra cui molti cittadini che non aderiscono più ad alcun partito”, aggiunge D’Alema, che avverete: “Se ci troveremo di fronte alla sordità, se prevarrà l’idea di precipitare verso le elezioni, se ci sarà il tentativo di normalizzare il partito, deve essere chiaro che una scelta di questo tipo renderebbe ciascuno libero“.

E se dal palco di Rimini, dove in serata è atteso l’intervento di Matteo Renzi dopo 40 giorni di silenzio, dalla maggioranza degli amministratori locali del Partito Democratico arriva sempre più forte la richiesta del voto entro i primi sei mesi del 2017, D’Alema non ci sta: “‘Al voto al voto’ è la linea che abbiamo seguito a Roma. Stesso autore, probabili medesime conseguenze“.

Secondo l’ex presidente del Consiglio, infatti, “con questa legge elettorale l’unica forma possibile di governo è un inciucione. Secondo me Pd e Forza Italia non avrebbero nemmeno i numeri per governare: non basterebbe neppure l’accordo che forse già hanno con Berlusconi. Rischiamo di avere un governo 5 stelle-Lega”.

Per questo, Massimo D’Alema pensa al superamento del Partito Democratico. “Alle elezioni- aggiunge- bisogna andare con una lista che va oltre i confini del Pd, ma non con il listone Alfano-Pisapia, che è già fallito”. E avverte: per recuperare i voti persi, al Pd “serve un cambio di rotta ma anche un cambio di leadership”.

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