ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 31 Gennaio 2017 09:44

PAPA‘ Avrò domani - poesia di Filippo Passeo

Written by  Filippo Passeo
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Questo spazio è dedicato ai poeti che vogliono pubblicare sulla nostra testata, ne abbiamo incontrati diversi e ci sollecitano di avere una rubrica, eccola 

PAPA‘ Avrò domani
la stessa età di quando tu moristi.

Eppure a me tuttora
il mondo fa volare canzoni nel cuore
che un brusìo di globi nel buio
fa esplodere in sacche segrete;
la bellezza ancora si butta tra iridi di laghi,
mi fluttua dentro
flotta rosa di rubre
con l’amore bifronte al timone.

Le tue radici più forti delle mie
avvinghiate ai fermenti della terra,
ora so gli oceani di linfa in te prosciugati.

La stessa gioia di vivere
di quando in mutande dentro una gabbia di ferro
sprofondavi sorridendo nel pozzo della miniera,
di quando una lunga processione di acetilene
ammalava la notte
lungo la strada sterrata del pane
e un minatore fischiava
meravigliando le civette su una luna in pena,
di quando dal vicolo delle taverne
si levava sempre il sabato sera uno stornello
che un coro ruvido di vino e zolfo accompagnava.

Extracorporea quasi voglia di vivere
schizza nelle corna di Api
e a nulla vale la sua corsa contro
alzate d’inaspettati muri.
Troppo deperibile il corpo
per sostenere aneliti di vita che mai s’ammalano.

Avrò domani
l’età della tua morte,
non mi stupirò all’improvviso
polvere contro un muro,
domani, papà.

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