ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Domenica, 05 Febbraio 2017 00:00

Unità fiscale per aumentare l’integrazione europea

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Se il premier Gentiloni col ministro Padoan non porteranno a Roma il prossimo 25 marzo alla ricorrenza dei 60 anni del Mercato Comune Europeo dei progetti di rinnovo dell’Unione Europea noi potremmo assistere allo sfascio dell’unità.

Infatti, al vertice dei capi di Stato e di governo dei Ventotto dell’Unione europea a La Valletta la cancelliera tedesca Angela Merkel ha lanciato un’Europa a due velocità: le due velocità innescate politicamente non avranno un ritorno all’unità.

Tonia Mastrobuoni, che ci aveva invitato all’asilo il 1 febbraio in

http://www.agoramagazine.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=14046:l-asilo-dell-economia-politica&Itemid=628

mi si rivela come un ponte comunicativo eccellente per aggiornarci sulla stampa tedesca [in la Repubblica, sabato 4 febbraio 2017: 10 Lo strappo di Berlino contro gli alleati lenti].

Il tema dell’Europa a due velocità è il pallino di Wolfgang Schaeuble da anni.

Un ex presidente della Commissione europea come Jacques Delors aveva riassunto la condizione della Ue con la similitudine della bicicletta (riferisce in chiusura dell’articolo Tonia Mastrobuoni): se non pedali, cadi. Senza uno sforzo comune per coinvolgere tutti in un processo di integrazione europea, l’Europa muore.

Da un anno e mezzo l’idea di una ‘coalizione dei volenterosi’, come la chiama Schaeuble, è riaffiorata nella discussione pubblica. Il ministro delle Finanze (ideologo a suo tempo della forma più radicale dell’Europa a più velocità, la ‘Kerneeuropa’, il ‘nocciolo dell’Europa’ che mirava ad una aristocrazia di Paesi a traino franco-tedesco), l’ha usata a proposito del progetto di una Difesa comune, ma anche di una tassa sulla benzina per finanziare i profughi, e l’ha suggerita come una formula vincente per l’Europa post-Brexit. Ma formalizzarla in un’occasione simbolica come l’anniversario dei Trattati di Roma è uno strappo politico. […] 

Al ministro delle finanze tedesco io, come volenteroso, propongo di alzare un progetto di unificazione fiscale dei cittadini europei; al ministro Padoan propongo di rinnovare il sistema fiscale italiano copiando la modalità tedesca dell’incontro annuale tra il contribuente ed il funzionario dell’erario che conclude completamente il bilancio dovuto-reso.

Al premier Gentiloni io caldeggio la promozione di una carta dei diritti di cittadinanza europea che stabilisca le condizioni e le modalità di acquisizione e fissi le penalità da imporre agli Stati membri che mancano al suo rispetto.

Gli Angli se ne stanno andando ed i Sassoni fremono nelle loro radici barbariche.

Mettiamoci a pedalare se non vogliamo rassegnarci all’orda.

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