È - ben più concreta e fondamentale - una questione di investimenti e di territorio. È questione di porre al centro tutti i territori, in cui la multiutility ha radici molto profonde, e tutte le comunità che vivono sui territori, non tener conto soltanto delle performance manageriali (queste strumento e mai fine).
La buona gestione è tale, se i buoni risultati misurati dagli indici di bilancio hanno ricadute concrete e reali su tutte le aree in cui Iren opera ed è storicamente presente da sempre.
Ricadute che si misurano nel volume degli investimenti, nella protezione e sviluppo dell'occupazione, in una parola nel radicamento territoriale dell'azienda.
Questo vale per Reggio e l'Emilia, ma anche per gli altri territori. Non per una logica campanilistica o particolaristica, ma per la natura industriale del business della società, che ha nella relazione coi cittadini e le loro comunità il suo principale veicolo di reputazione, fidelizzazione e quindi di mercato. Qual è dunque il piano di sviluppo commerciale e di rafforzamento industriale di Iren per l'Emilia occidentale? Come il Gruppo intende recuperare posizioni in queste zone?
Daniele Marchi, assessore a Bilancio, Patrimonio e Società partecipate
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