A dare la notizia in esclusiva è il Guardian, che indica i russi come i principali sospettati del cyber attacco, avvenuto la primavera scorsa.
Compromesse comunicazioni via mail ma non informazioni sensibili
Citando fonti governative, il quotidiano britannico sottolinea che l'attacco nei confronti di Paolo Gentiloni, all'epoca alla guida della Farnesina e oggi presidente del Consiglio, non è riuscito dal momento che l'allora ministro evitava le mail. Diversa la situazione per gli uffici della rete diplomatica nel mondo, che ne hanno invece risentito. Escluse le informazioni delicate che, anche nel caso di ambasciate e consolati, vengono criptate.
"Non ci sono stati attacchi al livello criptato. Quindi le informazioni - quelle delicate, sensibili - solitamente condivise in questa rete, che ha un accesso ristretto, non sono mai state attaccate né hanno fatto parte di questo attacco", ha riferito la fonte al Guardian.
E' Mosca la responsabile?
Sulla responsabilità di Mosca nell'accaduto non ci sono conferme, e su questo sta indagando la procura di Roma. La notizia dell'attacco alla Farnesina arriva mentre è alta la preoccupazione per una possibile interferenza russa nei processi elettorali, in vista dei diversi appuntamenti in agenda nei prossimi mesi, dalle presidenziali francesi al voto in Germania. E in questa lista potrebbe esserci anche l'Italia, con possibili elezioni anticipate.
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