Il dibattito cittadino sulle prossime amministrative fa registrare ogni giorno nuovi interventi mentre la discussione all’interno di partiti e movimenti si fa sempre più interessante. Si parla di nomi e candidati sindaci, ma l’attenzione, come più volte sollecitato anche dai mezzi di informazione, deve essere rivolta principalmente ai programmi, alle proposte, alle idee per consentire a Taranto di guardare al futuro con maggiore ottimismo.
Un aspetto centrale da cui non si potrà prescindere è rappresentato dalla capacità di rendere più efficiente la macchina amministrativa. Conosciamo bene la distinzione operata dal Legislatore tra indirizzo politico e gestione amministrativa.
La politica deve fare la sua parte: mi riferisco al sindaco, alla giunta comunale, all’intero Consiglio dove siederanno i rappresentanti dei tarantini; ma l’Amministrazione, con i suoi dirigenti e funzionari, a tutti i livelli, avrà, anche nei prossimi anni, un ruolo determinante nel supportare l’azione degli organi politici.
Sotto questo profilo, segnalo – in realtà non per la prima volta – che il Ministero dell’Interno ha ridefinito la dotazione organica per il Comune di Taranto in 1509 unità lavorative; si tratta di una previsione, cioè dei dipendenti di cui dovrebbe disporre l’ente civico per fornire i servizi di competenza e gestire al meglio le proprie funzioni. Attualmente, invece, il Comune di Taranto dispone complessivamente di 856 dipendenti, circa 650 unità in meno rispetto alla determinazione ministeriale.
Quanto ciò si rifletta negativamente sulla gestione politico-amministrativa è facilmente immaginabile. Gli uffici lavorano con affanno non riuscendo, in molti casi, a svolgere al meglio le proprie funzioni. Per rendere efficiente la macchina amministrativa è evidente che bisognerebbe intervenire al più presto per porre rimedio a tale situazione.
Chiunque sarà il sindaco di Taranto dovrà poter disporre di un apparato amministrativo degno di questo nome. Al di là dell’impegno dei singoli e dell’abnegazione, che pure va riconosciuta, dei singoli dipendenti comunali, è chiaro che si dovrà intervenire sulla pianta organica.
Chiedo perciò a tutti i parlamentari dell’area ionica di farsi promotori di un’iniziativa a favore della città di Taranto: occorre fare nuovi concorsi per assumere personale. Vanno superati gli eventuali ostacoli, anche con forme di deroga a favore del territorio ionico in ragione dell’eccezionalità della crisi economico-sociale a tutti ben nota, per operare sul fronte delle assunzioni.
Dalla Direzione Economico-finanziaria all’Avvocatura, dalle Attività produttive a tutti gli altri settori e uffici comunali, si avverte la necessità di nuovi ingressi in termini di risorse umane. Da un lato, avremmo l’opportunità di assumere personale, magari giovani laureati dotati di comprovate competenze e conoscenze, dall’altro renderemmo più efficiente l’Amministrazione comunale, elemento indispensabile per consentire alla politica, quindi ai rappresentanti dei tarantini, di poter contare su una struttura amministrativa meglio organizzata per assolvere degnamente le importanti funzioni che le sono assegnate.
Sostieni il tuo quotidiano Agorà Magazine I nostri quotidiani non hanno finanziamento pubblico. Grazie Spazio Agorà Editore