ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 16 Febbraio 2017 00:00

Partito democratico rotto ma non legale

Written by 
Rate this item
(0 votes)

Io pongo la domanda: -Partito democratico rotto ma non legale? - ad ogni iscritto nella gabbia del Pd, ad ogni membro già fuori dal Pd come ad ogni cittadino italiano che si occupa di politica, a cominciare dai M5s (che a Roma ha perduto l’assessore all’urbanistica, perché anche il movimento è un’associazione politica).

La pongo col giornale in mano: Pd, rottura sempre più vicina [la Repubblica, 15.02.17 prima pagina].

La legalità di ogni associazione politica è il problema centrale oggi in Italia.

Né Matteo Renzi, né Bersani, né il mediatore Franceschini, né alcun altro dirigente hanno capito il no vincente del referendum del 4 dicembre 2017.

È un no alla politica che non risolve i problemi e si occupa dei politicanti. Smettete di occuparvi di voi, di chi vince tra di voi, perché ci state sulle scatole tutti, maggioranza e minoranze.

L’elezionismo[1] impedisce a Renzi di attendere lo svolgimento naturale della legislatura. Ritiene di aver adempiuto al suo ruolo con le dimissioni da premier e di rispettare il suo partito con le dimissioni formali con reggenza. Da cittadino italiano io gli osservo che ben ricordo come lui, non eletto da alcun cittadino in Parlamento ha usato il suo ruolo di segretario eletto nel Pd per defenestrare il premier Enrico Letta, parlamentare regolare, ed ora medita di sostituire l’attuale premier Gentiloni non rispettando la fine normale della legislatura. Se va a buon fine il suo proposito potremo riconoscere nel suo agire il colpo di Stato perché un governo è caduto fuori da ogni regola istituzionale ed il suo si è dimesso senza che lui capisca ancora il no alla politica politicante.

Pierluigi Bersani sarebbe all’ultima trattativa – “o si rinvia o è scissione” - ed ha il piano per il nuovo Ulivo. Dimentica Bersani di aver ripetuto fino alla noia che non si farà cacciare neanche dai carri armati? Io non dimentico. Come non dimentico i problemi dell’Italia, nell’ordine:

Il partito legale, con uno statuto pro-forma già profilato nella legge, che disciplini il procedimento democratico, stabilisca le modalità delle primarie interne, fissi le regole rappresentative, recepisca la normalità contabile verificata da ultimo dalla Corte dei Conti e si offra all’Ordine Giudiziario per ogni verifica ad iniziativa di qualsiasi cittadino.

La risoluzione del debito pubblico italiano[2] da formulare almeno in progetto da presentare ai 60 anni del Mercato Comune Europeo il prossimo 25 marzo nell’ambito di una proposta per un Erario Comune Europeo.

Io posso formulare adesso queste istanze al partito di maggioranza relativa e lo posso fare finché è unito almeno formalmente. Una volta rotto sarà tutto più difficile.

Ai limiti dell’impossibile.


Sostieni il tuo quotidiano Agorà Magazine I nostri quotidiani non hanno finanziamento pubblico. Grazie Spazio Agorà Editore

Sostengo Agorà Magazine
Read 1390 times

Utenti Online

Abbiamo 1059 visitatori e nessun utente online

La tua pubblicità su Agorà Magazine