Il parlamentare del Partito Democratico aveva interrogato il Governo italiano, che ha confermato le resistenze e i ritardi della controparte brasiliana.
"L’Italia, dopo aver sottoscritto con il Brasile nel novembre scorso l’accordo operativo in questa materia, ha terminato nel dicembre del 2016 tutte le procedure inerenti all’iter della ratifica di questo importante accordo", ha ricordato Fabio Porta. "Per il governo e il Parlamento italiano non è necessario, vista la natura dell’accordo, procedere ad una ratifica parlamentare".
"Non capiamo perché tale esigenza venga invece posta dal Brasile", ha sottolineato il parlamentare Pd, "trattandosi di un accordo bilaterale che addirittura rientrava nei punti dell’accordo strategico che i governi dei due Paesi avevano siglato nel lontano 2010".
"Essendomi personalmente e assiduamente impegnato in prima persona nel corso di questi anni per arrivare presto alla piena operatività dell’accordo", Porta ritiene "altrettanto doveroso spiegare ai cittadini italiani e brasiliani le reali cause di questo ritardo".
"A questo punto mi impegnerò, insieme ai colleghi deputati e senatori, per sollecitare non solo il governo italiano, ma anche le autorità brasiliane a livello di governo e di Parlamento", assicura Fabio Porta, "per evitare l’eventualità di questo passaggio parlamentare in Brasile e definire presto invece le modalità operative che permettano al DETRAN brasiliano e alla Motorizzazione Civile italiana di fornire agli utenti tutte le informazioni necessarie circa l’applicazione dell’accordo". (aise)
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