ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 21 Febbraio 2017 00:00

Appello a Nuova Sinistra

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Siamo nella stagione post-referendum. Abbiamo vinto col no il 4 dicembre 2016. Abbiamo davanti il 60° del Mercato Comune Europeo il 25 marzo 2017.

Starebbe nascendo il gruppo autonomo in Parlamento col nome Nuova Sinistra secondo la notizia -Bersani e D’Alema, via dal Pd-[1].

Il Partito Democratico starebbe diventando Pdr, Partito di Renzi.

Nuova Sinistra diventerebbe Pda, Partito di D’Alema, secondo Ilvo Diamanti.

Dopo 10 anni il Pd starebbe spaccandosi, rottamato ma non Pdl, partito democratico legale.

È evidente la balcanizzazione della politica italiana[2].

Cari D’Alema, Bersani e compagnia senza partito, noi abbiamo condiviso il no al referendum. Vogliamo condividere dei sì?

È presto fatto dal punto di vista dell’ordine possibile.

Invitate Nuova Sinistra a prendere l’iniziativa di legge per il partito legale.

Prima ancora di fondare un partito nuovo preparereste la via della legge di cui l’Italia ha sete dal 1948.

La legalità di ogni associazione politica è il problema centrale oggi in Italia[3].

Nuova Sinistra può aggiungersi alla schiera di sigle nate a sinistra e a destra dal no.

Oppure, può osservare l’articolo più politico della Costituzione, il 49:

Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.

Guardatelo bene! Voi avete un corso lungo alle spalle: dieci anni per riunire i partiti nell’Ulivo, dieci anni col Partito Democratico che ha continuato ad ignorare questo precetto costituzionale ed ora lo splash down senza la legge.

Volete continuar a far politica senza il controllo politico legale? Allora siete uguali alla banda di Renzi, con la piccola differenza che lui avrà un gran seguito dietro alla sua bara perché userà l’inerzia di decenni e voi avreste quattro gatti rottamati!

Sapete che la bara di valori del Pd che state lasciando ha il pregio principale di esistere per distribuire i posti che voi lasciate considerando i problemi dell’Italia una questione secondaria.

Il primo problema del Paese è la corruzione[4].

Il Pd è una bara, cioè un’associazione politica di politicanti, giovani e vecchi, che non fanno leggi all’articolo 49.

L’ordine costituzionale prevede la necessità di una legislazione per una disciplina:

  1. -dei fondamenti del diritto di associazione (che risolverebbe in radice casi come quello di Stefano Cucchi, la cui morte è imputata a dei carabinieri dopo anni di falsità e processi assolutori);
  2. –dell’associazione pubblica degli interessi del sindacato, oggi rigorosamente privatistica;
  3. –del partito politico, ovvero dell’unione specifica del potere.

L’unione specifica del potere che non entra in legge provoca la frantumazione dei partiti.

Il secondo problema del Paese è l’enormità del debito pubblico.

Nuova Sinistra può farsi paladina dell’unità fiscale da proporre subito al governo[5].

Se non siete affetti dal male oscuro della sinistra che nasce nuova per dividersi ed è già vecchia da rottamare non avete alternativa alla legge sul partito!


[1] La Repubblica, lunedì 20 febbraio 2017, prima pagina.

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