ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Sabato, 04 Marzo 2017 00:00

La tempesta perfetta nel partito democratico privato ridotto

Written by 
Rate this item
(0 votes)

Uso l’immagine colta da Goffredo De Marchis, in Renzi si sente sotto assedio, “Non mi tirerò mai indietro”, La paura del Pd: “Crolla tutto”

[in la Repubblica, 3.03.17: 3] de ‘la tempesta perfetta’ che colloco nel partito ridotto dall’abbandono dei Dp con la sottolineatura di ‘partito democratico privato’, come tutti i partiti e movimenti, che non vogliono tradurre in legge il principio costituzionale espresso nell’art. 49:

Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale

Il vortice sta trascinando la corrente di sfiducia al ministro dello sport Luca Lotti per i numeri incerti al Senato, causa la condanna di Denis Verdini [“Ero ricattato da Russo per fare favori a Verdini”, Marroni svela il pressing anche di Tiziano Renzi

[in la Repubblica, 3.03.17: 4] avanzata dal M5S, M5S: sfiducia a Lotti, “Ma io sono perbene”, Consip, rischio governo, numeri incerti al Senato. -“Lo scandalo Consip è una bomba atomica sulla politica italiana. Quando esplorerà sui partiti, non ci sarà riparo per nessuno” si legge sul blog di Beppe Grillo- ha scritto Silvio Buzzanca

[in la Repubblica, 3.03.17: 2].

Il comico Beppe Grillo ha ragione: non c’è riparo per nessun partito e nessun movimento politico, né quello delle stelle né il neonato movimento di democrazia progressista.

Andiamo per ordine. Tiziano Renzi è accusato di traffico di influenze illecite, crimine definito con legge il 6 novembre 2012 così:

http://www.filodiritto.com/articoli/2012/11/il-traffico-di-influenze-illecite/

IntroduzioneLa legge 6 novembre 2012 n. 190 recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, ha inserito nel codice penale l’art. 346-bis (Traffico di influenze illecite), che recita:

Chiunque, fuori dei casi di concorso nei reati di cui agli articoli 319 e 319-ter, sfruttando relazioni esistenti con un pubblico ufficiale o con un incaricato di un pubblico servizio, indebitamente fa dare o promettere, a sé o ad altri, denaro o altro vantaggio patrimoniale, come prezzo della propria mediazione illecita verso il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio ovvero per remunerarlo, in relazione al compimento di un atto contrario ai doveri di ufficio o all’omissione o al ritardo di un atto del suo ufficio, è punito con la reclusione da uno a tre anni.

Matteo Renzi, che non si tira indietro dalla candidatura a segretario del partito democratico, non ancora disciplinato come vorrebbe il principio costituzionale espresso nell’art. 49:

Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale

potrebbe placare la tempesta semplicemente annunciando a primo punto del suo programma il partito legale con uno statuto pro-forma valido per tutti.

Tanti tra coloro che hanno legato mani e piedi alla fortuna renziana faranno i conti: con una legge sul partito, quante probabilità avrò di esercitare influenze illecite non sanzionate da un giudice? Già, oggi siamo in tempesta, col correttivo ipocrita del 2012.

Domani, dipenderà dalla legge sul partito, che non è stata fatta lungo 69 anni perché alzerebbe tanti intralci alla corruzione, quale che sia il modo di formularla, che va lasciata perdere.

Dunque, se Renzi sta zitto ad aspettare che passi la tempesta conta sui banditi che lo seguono ed ora vanno a congresso.

Degli altri politici, che continuano ad ignorare la necessità improrogabile della legge sul partito contro la corruzione nemmeno una parola.

Read 1126 times Last modified on Sabato, 04 Marzo 2017 10:01

Utenti Online

Abbiamo 621 visitatori e nessun utente online

La tua pubblicità su Agorà Magazine