ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 13 Marzo 2017 06:34

Taranto - Standing ovation per Daniela Baldassarra per la sua Principessa Scalza

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Com’era previsto è stata un grande successo la performance dell’autrice-attrice barese che ha scelto Taranto per la prima nazionale dello spettacolo che debutterà a Roma il 22 marzo.

Sala in piedi per applaudire un monologo lungo un’ora e mezza dove l’attrice ha attraversato i vari stadi della vita di ognuno in questa continua rincorsa tra uomo e donna dove alla fine vince sempre la donna. Questa la risposta del pubblico che ha riempito l'auditorium della Chiesa Santo Spirito del quartiere Taranto2. Spettacolo offerto dall'Associazione Alzaia che si occupa delle violenze sulle donne e i minori a Taranto e in due centri della provinciadaniela ta

E vivaddio se l’uomo nel suo pensiero è lineare, va dritto verso l’obiettivo, quello della donna è circolare, si guarda intorno, aggira gli ostacoli, mentre l’uomo lontano si è già schiantato contro un imprevisto. E se ora, si punta, all'economia circolare, vuol dire che la donna ha vinto. Ma questa è una nostra digressione che trae spunto dalla scienza, in verità nello spettacolo di Daniela emergono tutte le amenità della vita quotidiana e il confronto con l’uomo è a 360 gradi in tutte le più esilaranti situazioni della vita di relazione, sesso compreso. Si potrebbe dire, e questa è una costante del teatro di Daniela, la violenza che c’entra?

La drammaturga di Altamura, parla della sua vita, del rapporto con la madre, della bellezza come anelito di ogni principessa, della bruttezza da gestire, del principe azzurro che non entra mai in scena, perché forse non esiste, tutto questo rappresenta la normalità, appunto, la violenza che c’entra? Questo appare il messaggio finale, se abbiamo riso per tutte le gag sulla vita coniugale, dal sesso fino al cesso, perché sporcare il sogno di una principessa con la violenza?

La violenza difatti è ai margini della rappresentazione, chiude nella sua crudele anormalità, mentre la principessa ha un bivio da attraversare, convivere con il terribile ricordo dello stupro o restare a coccolarsi, da single, nel suo reame che poi è la scelta finale. Il monologo a teatro è difficile, riuscire a rivolgersi al pubblico senza far perdere la concentrazione per un’ora e mezza è davvero arte da grande attrice, ed esempi di mestiere ci portano ai grandi attori e attrici dello spettacolo e su questa nostra giovane risorsa personalmente ci sentiamo di puntare, come scrive su Facebook Spinelli, del Corriere del Mezzogiorno, che probabilmente la segue nelle sue esperienze baresi, «Daniela è una fuoriclasse che io vorrei vedere in grandi teatri. E prima o dopo ci arriva. Pronto a scommettere» E scommettiamo anche noi sulla nostra amica Daniela, che seguiremo con affetto anche nella sua performance romana al Caffè Letterario Ostiense mercoledì 22 Marzo e anche questo spettacolo gratuito offerto delle donne del sindacato Nazionale Fisac. Grande Daniela.

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