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Giovedì, 30 Luglio 2015 11:42

Cagliari - L’affascinante mondo del cinema raccontato nella mostra IL di/segno DEL CINEMA

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Il 23 Luglio 2015 è stata inaugurata nel Palazzo di Città l’esposizione del percorso creativo per la realizzazione dei film di quattordici maestri del cinema italiano. La mostra a cura di Giovanni Columbu, Anna Maria Montaldo, Giona A.Nazzaro in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Festival Commission resterà aperta nel capoluogo dell’Isola fino al 27 Settembre.

 

Le installazioni visive sono quelle di Marco Bellocchio, Giovanni Columbu, Alberto Fasulo, Michelangelo Frammartino, Matteo Garrone, Carlo Hintermann, Pietro Marcello, Mario Martone, Maurizio Nichetti, Stefano Odoardi, Enrico Pau, Franco Piavoli, Ettore Scola, Paolo e Vittorio Taviani. Durante la visita lo spettatore potrà concepire al meglio come si compie parte del processo creativo per la realizzazione di un film o di un approfondimento dei temi già narrati cinematograficamente o con valenza autonoma. Ogni maestro utilizza delle tecniche diverse, da una parte ci sono registi, pittori o disegnatori in senso proprio come: Marco Bellocchio, Ettore Scola, Maurizio Nichetti, Michelangelo Frammartino, Pietro Marcello, Giovanni Columbu, Franco Piavoli, Stefano Odoardi e Enrico Pau le cui opere conseguono un proprio valore estetico e narrativo. Dall’altra i registi come: Mario Martone e Alberto Fasuolo utilizzano il disegno o la fotografia come una memoria per fissare le idee, le atmosfere e le immagini che successivamente verranno inserite nei loro film. In conclusione i registi come: i fratelli Taviani, Carlo S. Hintermann e Matteo Garrone progettano i disegni guida dei loro film avvalendosi di altri autori per la realizzazione.

Il percorso della mostra è suddivisa in quattro piani differenti all’interno del Palazzo di Città, sotto piano, piano terra, primo piano e secondo piano.

Nel piano terra si inizia con Ettore Scola discendente diretto di Federico Fellini e della scuola della rivista satirica “il Marc’Aurelio”, il quale crea attraverso dei bozzetti di inchiostro o di matita su carta un mondo parallelo di “tipi umani” caratterizzati da molti vizi e poche virtù come “Borghesi e Intellettuali”, mettendo in relazione la bidimensionalità del foglio bianco e la tridimensionalità della realtà filmica. Poi con Maurizio Nichetti l’erede della sintassi del cinema muto, la quale viene contaminata e fusa alla profonda conoscenza del linguaggio dei cartoni animati come “Salto nella cesta dei panni per -volere e volare-1991” (sequenza su 14+1 redovetri con layout a matita all’inizio e alla fine).

Si prosegue nella parte più antica del Palazzo, il sotto piano, risalente al XIV secolo, qui vengono illustrati racconti, miti, fantasmi, creature fantastiche e sogni. Diviene un luogo dove il cinema riscopre l’incanto e lo stupore di un spazio dove tutto è possibile. In questo settore magico il regista Matteo Garrone si avvale dell’aiuto di Makinarium per la realizzazione del film Il racconto dei racconti, come: cuore di drago marino o la testa di orco 2014 (manufatto di speciale make-up). Si fa un viaggio nel tempo in un epoca passata con i costumi e i disegni di Lina Nerli Taviani come: il costume per Federico, Fiammetta, Monna Giovanna, Catalina, Pampinea e Gentile(affiancati agli stessi abiti di scena)per Maraviglioso Boccaccio di Paolo e Vittorio Taviani, e si sogna con i lavori di Enrico Pau come: studi per “l’accabbadora” 2014-15 tecnica mista su carta e cartoncino.

Nel primo piano il percorso s’inoltra in uno spazio ancora inesplorato del cinema italiano, dove si fondono tra loro territorio e immagine, politica e segno. Si passa dal colore carico dei pastelli di Francesco Piavoli, alle pennellate leggere degli acquerelli di Pietro Marcello e Stefano Odoardi, alle prospettive di Alberto Fasulo e di Michelangelo Frammartino, ai dipinti visionari e cupi di Giovanni Columbu come : “allora entrò in lui Satana” e “il branco si precipitò giù dal dirupo del mare, circa duemila e affogavano”(acrilico su carta). Infine una sala dedicata ai lavori di Carlo Hintermann con “the dark side of the sun”2014 riproduzioni fotografiche.

Il percorso cinematografico si conclude definitivamente nel secondo piano con i capolavori del regista Marco Bellocchio che ha “risognato” il suo cinema attraverso un intensa pratica pittorica come “Gruppo di famiglia I,II,III”, e il regista Mario Martone uno dei protagonisti del rinnovamento del cinema contemporaneo italiano.

La rassegna cinematografica accompagnerà la mostra per tutta la sua durata come un momento di approfondimento e confronto con gli importanti registi che saranno invitati a presentare il loro film e a dialogare con il pubblico. Tra gli appuntamenti ai Giardini Pubblici e al Cinema Odissea ricordiamo: PaoloTaviani e Lina Nerli Taviani (24 luglio), Maurizio Nichetti (7 agosto), Franco Piavoli (20 agosto), Enrico Pau (21 agosto), Giovanni Columbu (27 agosto), Carlo S. Hintermann (3 settembre), Stefano Odoardi (17 settembre), Marco Bellocchio (18 settembre).

http://www.museicivicicagliari.it/it/

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