Per questa ragione la maggioranza sta tentando goffamente di imitare il movimento 5 stelle con la speranza di rosicchiare qualche punto percentuale. Come?
Presentando un disegno di legge che prevede un assegno universale di 200 euro per ogni figlio a carico fino al terzo anno di età che si riduce a 150 euro fino ai 18 anni e 100 euro fino a 26 anni. Una visone medioevale della società portata avanti dai partiti. Classiche "marchette" pre-elettorali che a nulla servono se non a recuperare qualche misero consenso da destra a sinistra, proposte che puntualmente nascono a fine legislatura e che si ripetono ormai da 40 anni come l’IMU sulla prima casa e i 1000 euro per il primo figlio.
Proposte che hanno un unico e solo comune denominatore: mantenere costantemente la popolazione italiana in un continuo strato di frustrazione. Se i cittadini sono frustrati, è più facile controllare il voto, 200 euro al mese per un figlio sono sicuramente un respiro, purché rimanga solo e soltanto un respiro nella disperazione, un respiro nella povertà, un respiro nell'emarginazione. Questo è il ricatto psicologico che va avanti da anni, un vero e proprio abuso quasi fisico che i partiti hanno riversato sui cittadini. È ora di non credergli più. Il popolo italiano non ha bisogno di elemosina, i cittadini italiani devono rivendicare un diritto, un diritto come il reddito di cittadinanza, un sistema di welfare come i paesi europei.
La legge è ferma al senato da troppo tempo, approvatela quanto prima altrimenti ci penseremo noi quando saremo al governo".
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