ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Domenica, 19 Marzo 2017 00:00

Bi.il.ki.li.ib.ba

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Libro di Michea 7,14-15.18-20. Pasci il tuo popolo, Signore, con la tua verga, il gregge della tua eredità, che sta solitario nella foresta in mezzo ai giardini; pascolino in Basàn e in Gàlaad come nei tempi antichi. Come quando sei uscito dall'Egitto, mostraci cose prodigiose. Qual dio è come te, che toglie l'iniquità e perdona il peccato al resto della sua eredità; che non serba per sempre l'ira, ma si compiace d'usar misericordia? Egli tornerà ad aver pietà di noi, calpesterà le nostre colpe. Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati. Conserverai a Giacobbe la tua fedeltà, ad Abramo la tua benevolenza,

 

Come hai giurato ai nostri padri fino dai tempi antichi. Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 15,1-3.11-32. In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e mangia con loro». Allora egli disse loro questa parabola: Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. Il servo gli rispose: E' tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato». * http://www.agoramagazine.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=15497:diciamo-qualcosa-sulla-legge-sui-partiti-che-approvata-alla-camera-giace-in-senato&Itemid=628 101 ore 9,59, http://www.agoramagazine.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=15496:innocente-rifinitura&Itemid=713 Bi.il.ki.li.ib.ba = ‘doppio circolo -ab-ba (del) Padre (in) corrente In- immagine –nu –(di) ciò che è di—bi- Dio (in) Terra-ki gioia –li in cima –ib-ba. impone una revisione critica del Sumerian lexicon di Halloran. La lettura del Bilkilibba in titolo è posta in coda alla rifinitura di Innocente http://www.agoramagazine.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=15496:innocente-rifinitura&Itemid=713 Come potete osservare questa è leggermente diversa a riprova che vi porgo una ricerca cotta e mangiata, suscettibile di critiche: La semplice in.nu.ki.en.te ‘corrente. immagine. Terra. Signore. connessione’ identifica tutto il bi.il.ki.li.ib.ba, ‘doppio circolo ba-ab -di ciò che è di-bi Dio-il in Terraki gioia li in cima ib-ba. Quest’ultima acquisizione mi viene dalla preferenza di ib2-ba at the hip; at waist-level (‘waist, hip’ –alla cintola- + locative). rispetto a: ib2-ba n., anger (cf., sha3-ib2-ba (- /ak/)). v., to be full of rage. adv., in anger (‘to be angry’ + adverbial – bi + locative)[9]. La prima alternativa comprende con la prima, ciò che sta sopra la Terra nel semisfero settentrionale e nel mio punto di vista odierno. La seconda comprende con la seconda ciò che sta sulla Terra e sotto, agli inferi. Vi offro questo punto di vista meditato con l’invito a darmi liberamente il vostro, che potrà restare interno e riservato nella comunicazione interpersonale [se voi lo volete] oppure potrà allargarsi a tutti [se lo amate]. La mia e-mail, già in sito in carloforin@it, ora è Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ________________________________________ [9] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 119.

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