"A.D. 1670", questo il titolo dell’incontro che permetterà di "passeggiare" metaforicamente fra la Storia della nostra città, ascoltando i racconti dei Confratelli dell'Addolorata nel cuore della vita religiosa di Taranto, l'Oratorio. E’ proprio da questa data, 1670, che generazioni di confratelli hanno calcato i pavimenti dello storico oratorio per porsi in preghiera davanti alla Vergine Addolorata che è esposta nella cappella della Chiesa di San Domenico.
Raccontare i riti della Settimana Santa tarantina non vuol dire solo immergersi nella pietà popolare, ma anche dare testimonianza di partecipazione alle vicissitudini terrene con una fede forte e solida, aprendosi alla carità incarnata nel sociale. Molte le opere a favore del territorio da parte dei confratelli, che destinano parte del loro tempo agli altri, alla realizzazione di opere di bene. Principi nei quali si ritrovano le tre associazioni che hanno organizzato l’incontro, che verterà sulla tradizione religiosa tarantina e su alcuni aspetti del pellegrinaggio religioso del Giovedì Santo, quando, poco prima di mezzanotte, le porte di San Domenico si aprono e tutta la processione si avvia nel suo percorso.
Il saluto introduttivo sarà a cura di mons. Marco Morrone, assistente spirituale della Confraternita dell’ Addolorata. A seguire i saluti dei tre presidenti delle associazioni , rispettivamente Gabriella Ressa, Mariangela Tarantino e Maria Antonietta Spinelli. Relazionerà il Priore della Confraternita, ing. Raffaele Vecchi. L'incontro si tiene nel luogo che custodisce da secoli pensieri, devozione, abiti e simboli della pietà popolare tarantina.
Durante l'incontro la fotografa Rosa Colacoci donerà alla Confraternita una sua foto, già donata in unica copia a papa Francesco il 14 giugno 2014 in udienza pubblica in San Pietro, che cattura un momento della processione del Giovedì Santo della Settimana Santa, allorché la Vergine Addolorata esce in pellegrinaggio religioso alla ricerca del figlio. * presidente AmicA
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