Il tutto passando attraverso una lunga serie di interrogazioni e mozioni con le quali sono stati accesi i riflettori sui problemi della città come la necessità di procedere alle assunzioni all’Arpa per permettere alla sede di Taranto di affrontare al meglio le problematiche ambientali.
Tutto questo racchiuso in “20 mesi di buone prassi”, questo il tema dell’iniziativa organizzata dal consigliere regionale Gianni Liviano per venerdì 24 marzo, alle ore 18.30, nella sede di via Fiume 12, quando, appunto, incontrerà amici e simpatizzanti dell’associazione “Le città che vogliamo” per raccontare la sua esperienza in Regione.
“Alle scorse elezioni regionali - scrive Liviano in una lettera aperta alla città - molti tra voi mi hanno votato. È trascorso ormai un anno e otto mesi da quelle elezioni - aggiunge il consigliere regionale - e avverto il desiderio, che è anche il bisogno, di darvi conto di quello che ho provato a fare in questo tempo.
E ho deciso di farlo attraverso una raccolta degli articoli che in questo tempo, nel bene o nel male, hanno parlato di me, delle scelte fatte, delle cose realizzate o avviate, dei successi ottenuti, che hanno portato grande gioia. La ricerca di identità, il desiderio di costruire comunità, la costruzione di un piano strategico, di una vision di futuro, - conclude Liviano - saranno le direttrici lungo le quali intendo muovermi e sulle quali sto costruendo, insieme al presidente Emiliano e ai consiglieri regionali tarantini oltre agli attori economici e sociali della città, di cui sono il coordinatore del tavolo tecnico.
Nella mia attività svolta in questo anno e mezzo sono partito dalla conoscenza del nostro territorio e dalla sua conservazione, dalla valorizzazione delle nostre bellezze, penso all'identità del Mar Grande e del Mar Piccolo in particolare, dalla promozione del territorio, dalla capacità di raccontare, di narrare all'esterno le bellezze, le ricchezze, le tradizioni. Penso ad un brand specifico che attrai investimenti, che fidelizzi le aziende locali perché non se ne vadano, che intercetta personale qualificato. La città è un prodotto da vendere oltre che un luogo da abitare”.
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