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Giovedì, 30 Marzo 2017 00:00

Gravina di Riggio cascata e area naturale di Grottaglie - AttivAmbiente

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Un ringraziamento a Cristian Faggiano per il suo video. Musica del rapper Mark della Bell Studios. Gravina di Riggio cascata e area naturale di Grottaglie. Parco regionale Puglia.

La Gravina di Riggio è in uno dei parchi regionali, naturali più affascinanti di Puglia, quello della Terra delle Gravine. È così definito l’ampio territorio dell’arco jonico tarantino che deve essere più valorizzato e tutelato.
Andremo a conoscere la Gravina di Riggio che si trova nel comune di Grottaglie in provincia di Taranto, che oltre ad essere soprannominata "Città delle Ceramiche" è conosciuta anche col nome di "Città dell'uva".
Il nome Grottaglie richiama così l’elemento caratteristico del ter¬ritorio in cui si aprono diverse gravine o lame sui fianchi delle quali sono state scavate molte grotte. 
La gravina di Riggio è la prima gravina che si incontra nel territorio di Grottaglie, a nord – ovest del centro abitato.
Ubicata a circa 4 km da Grottaglie, in direzione nord-ovest, la gravina di Riggio si presenta come un profondo vallone caratterizzato da diverse specie vegetali oltre che da una cascata, da un laghetto e da un piccolo torrente, copiosi nel periodo delle piogge.
Vedremo la gravina dall’ alto con un bel video fatto da Cristian Faggiano, poi ritorneremo a terra e vi facciamo vedere la cascata. 
Le gravine, nel territorio di Grottaglie, incidono i banchi tufacei posti a quote decrescenti verso sud-ovest e si evidenziano con forza nell'ultimo gradone che si affaccia sulla vallata sud-orientale. 
Procedendo da nordovest a sudest si incontrano, quasi parallele tra loro, le più importanti tra loro, che erano state abitate fino al secolo XIII, e che sono:
la Gravina di Riggio, la Gravina di Fantiano, la Fullonese e altre gravine come quella di San Biaggio o come la chiamavano Pensieri. Poi ce ne sono tante altre piccole.
Alla Gravina di Riggio l’acqua arriva dal monte Orimini nel comune di Martina Franca un comune che confina con Grottaglie,
La gravina nasce nel punto in cui un corso d’acqua a carattere torrentizio incontra, dopo aver attraversato una zona con affioramento di argille, il banco calcarenitico affiorante. Nel primo tratto è presente un salto di circa 15 metri, denominato il “Caggione”, alla cui base si formava in passato un laghetto quasi permanente. Superato questo punto la gravina presenta, per una lunghezza di circa 700 metri, pareti sub verticali incise nella calcarenite e, in parte, nel calcare di Altamura.
Da un punto di vista vegetazionale, le gravine costituiscono delle vere singolarità, in quanto in esse si formano delle nicchie microclimatiche che permettono la sopravvivenza di specie rare ed endemiche. Nella gravina di Laterza per esempio sono state classificate ben 528 specie floristiche. 
Nella gravina di Riggio sono state individuate 321 varietà vegetali. L'eccezionale diversificazione nelle presenze vegetazionali si spiega anche con il fatto che le gravine permettono la coesistenza a brevissima distanza di ambienti diversissimi tra loro (dalle piattaforme rocciose alle cavità umide, dalle conche boschive ai pianori erbosi, dai pantani melmosi fino ai limpidi specchi d'acqua).
All'interno delle gravine si determina inoltre un'inversione termica e di umidità rispetto all'ambiente circostante. L'inversione termica è un fenomeno geoclimatico riscontrabile solo nelle valli strette e nelle gole calcaree, quali sono per esempio le gravine. In base a tale fenomeno, per la minore insolazione del fondo rispetto agli spalti, si ha un clima più fresco ed umido in basso e più caldo e secco in alto. 
Andate a visitare questo bellissimo ambiente.

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